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Ariano Irpino| Assunzioni Ospedale, Cgil: «Dopo la brutta figura l’Asl ci riprova »

Ariano Irpino| Assunzioni Ospedale, Cgil: «Dopo la brutta figura l’Asl ci riprova »

19 Settembre 2016 | by redazione Labtv
Ariano Irpino| Assunzioni Ospedale, Cgil: «Dopo la brutta figura l’Asl ci riprova »
Attualità
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ARIANO IRPINO – Il concorso per i tre posti di infermiere all’Ospedale di Ariano Irpino ha suscitato la polemica della Cgil. Attraverso una pubblica nota il segretario generale Marco D’Acunto sostiene:

«Non è bastato all’Asl di Avellino rimediare qualche mese fa la brutta figura nella giornata nella quale era indetta la pre selezione per la copertura di 3 posti di infermiere presso il Dipartimento di Salute Mentale.

In quella occasione buona parte dei partecipanti alla procedura di mobilità volontaria si rifiutarono di sostenere le prove e dettero vita ad una protesta che ebbe ampio risalto sulla stampa locale e non solo.

La prova venne annullata ed alcuni partecipanti vennero denunciati ma oggi l’Azienda Sanitaria Locale di Avellino ci riprova indicendo per il 30 settembre alle ore 11,00 la medesima pre-selezione mediante test.

La FP CGIL – continua-  non può fare a meno di stigmatizzare il comportamento dell’Asl che invece di procedere ad inutili e forse illegittime prove di pre-selezione, avrebbe fatto bene e da tempo a stilare direttamente la graduatoria.

Infatti, è pacifico che il trasferimento in mobilità non richiede, una volta superato il periodo di prova, alcuna ulteriore prova di idoneità ed avviene solo sulla base dell’istanza dell’interessato e nel caso siano presentate più domande rispetto al numero dei posti da ricoprire (come nella fattispecie) la graduazione deve essere stilata sulla base di criteri oggettivi (titoli di servizio, specializzazioni) oltre che per particolari e documentate esigenze familiari.

Per cui davvero non si capisce a chi giova, vista la clamorosa carenza di personale, questa ulteriore perdita di tempo che potrebbe dare luogo ad un numero elevato di contenziosi che non avrebbero altro risultato che ritardare ulteriormente la presa in servizio dei tre infermieri di cui il Dipartimento di Salute Mentale ha assolutamente bisogno».

 

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