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Avellino| Melchionna: politica scomparsa perché l’Alto Calore non è più un bancomat

Avellino| Melchionna: politica scomparsa perché l’Alto Calore non è più un bancomat

28 Agosto 2017 | by Marco Grasso
Avellino| Melchionna: politica scomparsa perché l’Alto Calore non è più un bancomat
Attualità
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“L’Alto Calore è stato vissuto per anni come un bancomat. Ora le casse sono vuote, e sembra che quell’ente non interessi più alla politica”. Il prossimo 7 settembre azienda e sindacato torneranno al tavolo del confronto per provare a tamponare l’emergenza e, soprattutto, per lavorare su soluzioni definitive. Per il segretario della Cisl Irpinia Sannio Mario Melchionna la prima emergenza da risolvere, un attimo dopo il pagamento degli stipendi, resta quella delle reti, prima causa della drammatica crisi idrica di quest’estate.

“Il sindacato e i lavoratori sono rimasti da soli a gestire quest’emergenza. Ogni tanto qualche sindaco si ricorda di essere anche socio…”. Per Melchionna non c’è nessun rischio esuberi, anzi. “Forse serve altro personale per gestire al meglio un ente di fondamentale importanza per l’Irpinia e il Sannio”. Nessun dubbio sul modello di gestione, che non può prescindere dalla mano pubblica. “Affidarlo ai privati – precisa il segretario della Cisl Irpinia Sannio – sarebbe una sconfitta prima di tutto per i cittadini. C’è stato un referendum che ha avuto un esito chiarissimo, sarebbe il caso di rispettarlo. Ci opporremo con tutte le forze a chiunque lavori per la fine dell’ente, con l’obiettivo, magari, di consegnarlo ai privati”.

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