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Benevento| Pizza Surgelata Nestlè, Masiello: “utilizzare prodotti locali”

Benevento| Pizza Surgelata Nestlè, Masiello: “utilizzare prodotti locali”

12 Settembre 2017 | by Anna Liguori
Benevento| Pizza Surgelata Nestlè, Masiello: “utilizzare prodotti locali”
Attualità
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“Che il Sannio diventi “hub internazionale” della pizza surgelata rappresenta un elemento di positività, ma ci piacerebbe poter parlare anche di sviluppo agricolo”. È il commento di Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania e Benevento, al progetto presentato questa mattina a Benevento dal Gruppo Nestlè, che ha deciso di produrre pizza surgelata Made in Italy nello stabilimento industriale di ponte Valentino.

“È importante per il territorio sannita – aggiunge Masiello – che si implementi la realtà industriale esistente tramite l’ammodernamento delle linee produttive e importanti investimenti, ma come Coldiretti vorremmo poter ragionare oltre che sulla crescita dei posti di lavoro anche su quella delle produzioni agricole locali. La Nestlè potrebbe, per le materie prime che gli occorrono, utilizzare il raccordo e l’integrazione, nel nostro territorio, con i settori produttivi presenti: dall’industria all’agricoltura.

Il gruppo svizzero diventerebbe un’ulteriore opportunità se stringesse relazioni di fornitura locali per i prodotti agricoli che gli occorrono. Penso alle farine, penso ai trasformati del latte, alle passate di pomodoro, all’olio, alle verdure e a tutto ciò che può servire per realizzare la pizza che andranno a produrre. Farebbe da traino agli altri settori e lascerebbe ulteriore valore al nostro territorio”.

“Offriamo – conclude il vicepresidente nazionale di Coldiretti – dunque collaborazione e una riflessione al mondo industriale e al gruppo Nestlè. Perché lo sviluppo di un territorio passa e si aggancia a tutti i settori produttivi su di esso presenti. Un investimento industriale da solo, pur se offre inizialmente 150 nuove assunzioni, non è in grado di tenere il passo se isolato e se non coinvolge tutti gli attori economici di un’area come il Sannio, che è debole, soffre ritardi infrastrutturali e punta prevalentemente sull’agricoltura per la crescita del proprio Pil”.

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