Surriscaldamento della terra, effetto serra, buco dell’ozono. In una parola inquinamento climatico ormai arrivato a soglie di ineluttabilità, con buona pace del protocollo di Kyoto voluto per regolare le emissioni in atmosfera ma poi disatteso dalle grandi potenze, Stati Uniti in testa, e da quelle economicamente emergenti, Cina, Brasile, India su tutte. A Benevento, nell’ambito della giornata mondiale “frydayforfuture” indetta contro i cambiamenti climatici, oltre al corteo snodatosi lungo le arterie più importanti della città e culminato a Piazza Roma, l’iniziativa della Facoltà di Ingengeria dell’Unisannio in concerto con i licei cittadini e lo Scientifico di San Giorgio del Sannio, nel quadro di un progetto di alternanza scuola lavoro proprio in relazione agli sconvolgimenti climatici frutto dell’inquinamento che flagella il pianeta. 
In piazza i pannelli che testimoniano tutti i progetti dei ragazzi delle scuole superiori, ispirati dalla presenza degli studenti inglesi del Mit lo scorso mese di febbraio. In aula, invece, la lezione del professor Continillo sui meccanismi che legano la combustione all’effetto serra e alle sue conseguenze e la difficile sintesi tra scienza e profitto delle lobby finanziarie saldamente ancorate alla produzione di energia da idrocarburi.
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