breaking news

Avellino| Comune in pre-dissesto ma ci sono da pagare le indennità di risultato ai dirigenti

Avellino| Comune in pre-dissesto ma ci sono da pagare le indennità di risultato ai dirigenti

18 Aprile 2019 | by Redazione Av
Avellino| Comune in pre-dissesto ma ci sono da pagare le indennità di risultato ai dirigenti
Attualità
0

(alca) – Quasi cinquantamila euro ai dirigenti di Palazzo di Città per l’indennità di risultato del 2017. Nonostante la dichiarazione di pre-dissesto, il Comune di Avellino paga un anticipo ai suoi vertici amministrativi che si erano rivolti anche al prefetto per ottenere gli emolumenti che gli spettavano. E così, dopo una lunga trattativa, il commissario Giuseppe Priolo è riuscito a far accettare un compromesso ai dipendenti apicali dell’ente di Piazza del Popolo. Liquidato, per ora, solo il 50% in favore dei dirigenti attivi fino a due anni fa: Gli ex Ferdinando Chiaradonna, Giovanna Muollo e Carmela Cortese e gli attuali Gianluigi Marotta, ragioniere capo, Michele Arvonio, comandante dei vigili urbani, e Luigi Cicalese, a capo dei Lavori Pubblici e dell’Ambiente. Per loro, dunque, un acconto al netto delle tasse che pure pagherà il Comune e che, quindi, nonostante i tempi di magra si sobbarca un’altra spesa, da circa 60mila euro. Somma alla quale vanno aggiunte anche le indennità di posizione e la restante parte dell’indennità di risultato, per un totale che si aggira sui 327mila euro. E non è tutto. All’appello mancano i conteggi del 2016.

Insomma per le casse del Comune di Avellino è sempre più profondo rosso. Ma rispetto alla vicenda e alle, per carità, giuste pretese dei dirigenti, avendone diritto per contratto, forse sarebbe il caso di rivedere queste soglie di risultato: in pratica gli obiettivi da raggiungere. Del resto, ci troviamo di fronte ad una macchina amministrativa che, magari anche per l’organico ridotto ma certamente per la scarsa organizzazione, fa registrare tempi lunghi sugli iter burocratici in ogni settore. Pratiche a rilento, risposte agli utenti non certo fulminee né esaurienti. Oltre al fatto che buona parte della debitoria è da attribuirsi a sanzioni e interessi per non aver risolto per tempo disguidi e controversie. Dunque, probabilmente sarebbe meglio alzare queste soglie ed evitare di pagare bonus mentre cittadini e portatori d’interesse si lamentano del servizio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *