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Avellino| Giù da un muretto nel fossato del cantiere, giallo sulla morte di un 54enne

Avellino| Giù da un muretto nel fossato del cantiere, giallo sulla morte di un 54enne

10 Dicembre 2018 | by Redazione Av
Avellino| Giù da un muretto nel fossato del cantiere, giallo sulla morte di un 54enne
Cronaca
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(alca) – Caduta accidentale o suicidio? È ancora mistero sulla morte di un 54enne di Summonte, ritrovato cadavere in una delle traverse di via Fratelli Bisogno ad Avellino. A pochi metri dal Monopolio di Stato.

G.R., queste le sue iniziali, era solito sedersi sul muretto, situato di fronte alla farmacia “Amodeo” di via Tagliamento, da cui, secondo le risultanze di una prima ispezione esterna al cadavere, sarebbe caduto nella mattinata di oggi. Seduto lì era stato visto sabato, probabilmente per l’ultima volta da chi lo conosceva bene in città, e  in tante altre occasioni. Sempre nella stessa posizione, a volte con la testa poggiata sulla parete del palazzo di fianco.

Assiduo frequentatore di un bar della zona, il 54enne, che lavorava al Nord per una ditta che si occupa di scavi per le fibre ottiche, aveva lasciato in quello stesso bar uno zainetto, forse con il cambio di indumenti, che non aveva più ritirato e che ora è stato consegnato agli inquirenti.

A scoprire il corpo sono stati due operai che lavorano alla bonifica del Torrente Fenestrelle nel fossato alle spalle del muretto. Inizialmente avevano pensato si trattasse di un senza fissa dimora che stava dormendo. Poi, invece, si sono resi conto che l’uomo non dava segni di vita e hanno chiamato i carabinieri, giunti in pochi minuti.

Sul posto anche il magistrato di turno e il medico legale, oltre ai vigili urbani per delimitare il perimetro da non oltrepassare delle due scene oggetto delle indagini: l’area adiacente il muretto che dà su via Tagliamento e il luogo del ritrovamento del 54enne ormai deceduto.

Ad attendere il risultato dei primi riscontri sul cadavere anche alcuni parenti. L’uomo non era sposato.

Ma in questa tragedia ciò che fa più specie è che ad Avellino si possa anche morire nell’indifferenza di tutti. O comunque senza essere visti, proprio come persone invisibili.

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