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Avellino| Tra memoria e immagini nel segno di Giovanni Pionati

Avellino| Tra memoria e immagini nel segno di Giovanni Pionati

10 Gennaio 2019 | by redazione
Avellino| Tra memoria e immagini nel segno di Giovanni Pionati
Cultura
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Ossigeno apre una riflessione sulla città nel centenario dela nascita dell’ex Sindaco.

Storie, immagini e testimonianze per ricordare Giovanni Pionati, intellettuale, storico, politico, giornalista, docente ma soprattutto appassionato testimone della sua città a cento anni dalla nascita.

Sabato 12 gennaio, alle ore 17:30, presso la Sala blu del Carcere borbonico, l’associazione Ossigeno, presieduta da Luca Cipriano, ricorda il professor Giovanni Pionati, sindaco di Avellino in un momento doloroso e delicato come quello del Sisma del 1980, aprendo una riflessione sulla città di ieri, sull’attuale stato dell’arte del capoluogo irpino e sulle opportunità per il futuro.

Prendendo spunto da una delle sue più celebri e amate pubblicazioni, «Avellino, memorie e immagini», si ripercorrerà per immagini, tavole illustrate e cartoline, la storia del capoluogo irpino attraverso le preziose testimonianze di Francesco Barra, Gennaro Bellizzi, Gianni Festa, Antonio Forgione, Carmine Malzoni, Andrea Massaro e Antonio Spina.

Grazie al volume «Avellino, memorie e immagini», scritto a quattro mani da Giovanni Pionati e Antonio Forgione, l’associazione Ossigeno vuole costruire un ponte ideale tra generazioni che si concretizzerà con la consegna di alcune copie cartacee della prestigiosa pubblicazione del 1988 agli alunni del Liceo Classico «Pietro Colletta», istituto superiore dove Pionati ha insegnato lungamente, e di 200 copie digitali ai presenti in sala. Una sorta di passaggio di testimone in difesa di una memoria collettiva che deve essere alimentata da esempi luminosi.

Ricordando il professore Pionati, il suo senso civico, le sue battaglie per la città, il suo ruolo di educatore e amministratore della cosa pubblica, Ossigeno vuole riaccendere le luci su un passato neanche troppo lontano e ravvivare un dibattito su Avellino per proiettare lo sguardo verso un futuro diverso per i nostri giovani che quella città non l’hanno mai potuta vedere.

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