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Grottaminarda|Un distretto rurale per lo sviluppo delle aree interne, la sfida del Gal Irpinia

Grottaminarda|Un distretto rurale per lo sviluppo delle aree interne, la sfida del Gal Irpinia

14 Dicembre 2018 | by Redazione Av
Grottaminarda|Un distretto rurale per lo sviluppo delle aree interne, la sfida del Gal Irpinia
Economia
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Un distretto rurale per lo sviluppo delle aree interne: il modello Gal Irpinia” è il titolo dell’incontro promosso dal Gal Irpinia che si svolgerà domani, sabato 15 dicembre, con inizio alle ore 17.00, presso il Castello d’Aquino di Grottaminarda.

L’appuntamento rappresenta un’utile occasione di confronto sulle tematiche dello sviluppo rurale e sulla pianificazione territoriale che vede nel Gal Irpinia un ineludibile riferimento territoriale. L’incontro, che sarà moderato e coordinato da Virginia Pascucci, assessore alle attività produttive del Comune di Grottaminarda, vedrà i saluti di Angelo Cobino, sindaco di Grottaminarda, di Carmine Famiglietti, presidente della Comunità Montana dell’Ufita, di Marcello Arminio, presidente della Comunità Montana Alta Irpinia e di Gerardo Iandolo, presidente della Comunità Montana Terminio Cervialto.

Seguirà l’introduzione di Giovanni Maria Chieffo, presidente del Gal Irpinia. Interverranno Mario Grasso, direttore della CIA Campania, e Salvatore Loffreda, direttore della Coldiretti Campania.

Le conclusioni saranno affidate al consigliere regionale Maurizio Petracca, presidente della Commissione Agricoltura della Regione Campania, e a Franco Alfieri, responsabile della segreteria del presidente della giunta regionale della Campania.

L’incontro sarà preceduto da un laboratorio artigianale dedicato all’arte presepiale a cura di Andrea Montuori con inizio alle ore 16.00. In chiusura dei lavori, con inizio alle ore 19.00, laboratorio di degustazione dedicato alla Dieta Mediterranea nella sua declinazione dedicata al territorio del Gal Irpinia.

«L’iniziativa di sabato a Grottaminarda rappresenta un punto di arrivo ed un punto di partenza per il Gal Irpinia – dichiara Gerardo Iandolo, presidente della comunità montana Terminio Cervialto – da un lato si entra nel vivo della programmazione con l’annuncio dei bandi e delle misure che saranno attivati, dall’altro lato si definiscono le premesse per la nuova programmazione con l’obiettivo di fare del Gal Irpinia qualcosa di altro e di più articolato rispetto all’assetto attuale. La prospettiva della creazione del distretto rurale è una buona intuizione che va assolutamente approfondita e su cui è giusto avviare da subito una riflessione corale. L’incontro di Grottaminarda, e quelli che seguiranno in questi mesi, avranno proprio questa funzione e questo scopo. Di pari passo si procederà con le misure attivate grazie al Gal che hanno a che fare con il sostegno alle aziende, soprattutto nell’ottica dell’innovazione, della trasformazione e dell’ammodernamento. In questo senso il Gal può e deve svolgere una funzione di riferimento per il tessuto imprenditoriale locale che resta la sua mission principale».

«L’iniziativa a Grottaminarda – spiega Marcello Arminio, presidente della comunità montana Alta Irpinia – ha il pregio di puntare su di una dimensione, quella rurale, che deve essere la linea guida dello sviluppo possibile del nostro territorio. Come Gal Irpinia lanciamo questa sfida in cui crediamo molto, quella del distretto rurale con l’obiettivo di intercettare tutte le opportunità che la normativa di riferimento prevede per quei territori che riescono a mettere a sistema eccellenze, risorse, talenti, tutti accomunati dalla ruralità, intesa nella sua accezione più ampia, da quella squisitamente produttiva a quella gastronomica fino a quella legata al turismo e all’ospitalità. Siamo convinti che il nostro territorio abbia tutte le carte in regola per farlo, per essere un riferimento pioneristico in Campania su questo terreno. Sabato a Grottaminarda getteremo le basi per questo discorso. Intanto, avviamo anche la programmazione con le misure del Psr che sono state affidate ai Gruppi di Azione Locale e che rivestono grande rilievo per coloro che intendono fare dell’agricoltura uno sbocco occupazionale duraturo, in particolare per i giovani, e per quelle aziende agricole che vogliono fare innovazione, che intendono ammodernarsi o far evolvere la propria storia aziendale».

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