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Edilizia, scatta lo sciopero. Melchionna: grandi opere ferme, disoccupazione in aumento

Edilizia, scatta lo sciopero. Melchionna: grandi opere ferme, disoccupazione in aumento

14 Marzo 2019 | by Redazione Av
Edilizia, scatta lo sciopero. Melchionna: grandi opere ferme, disoccupazione in aumento
Economia
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Domani 15 marzo è stato proclamato uno sciopero di 8 ore e una manifestazione a Roma di tutti i lavoratori del settore dell’edilizia. “La giornata di mobilitazione nasce con l’intento di dare un segnale forte per il comparto”- dichiara Mario Melchionna, Segretario Generale Cisl IrpiniaSannio. “La Politica a tutti i livelli e le Istituzioni devono necessariamente recepire le istanze del territorio! Le infrastrutture e le grandi opere sono oramai ferme da anni. Ciò significa penalizzare il nostro Paese in termini di sviluppo e di occupazione che inevitabilmente ricade su noi cittadini e sul territorio interessato dalle opere già in cantiere e bloccate, con la conseguente perdita di finanziamenti e di occasioni di crescita. Occorre dare una risposta alle tantissime persone che hanno perso il lavoro e a chi ad oggi rischia di perderlo”. I sindacati chiedono di sbloccare le grandi opere da Nord a Sud e di confrontarsi con il Governo per rilanciare l’intera filiera delle costruzioni, dall’edilizia ai materiali, dal settore del legno e arredo al cemento, dai lapidei al settore dei laterizi. “Il valore dell’edilizia nel Pil nazionale è passato dall’11,5% del 2008 (prima della crisi) all’8% attuale.- prosegue Melchionna-. Nello stesso periodo il valore delle costruzioni nel Pil è crollato dal 29% al 17%. Il Sud ed in particolare il nostro territorio soffrono già da tempo le conseguenze della crisi di un comparto rilevante come quello dell’Edilizia. Aziende importanti a rischio chiusura come quella della Novolegno, stabilimento di Arcella del Gruppo Fantoni , che ha già inviato lettere di licenziamento ai suoi 117 lavoratori, nonostante gli incontri e le richieste dei Sindacati di accettare la sfida di nuovi investimenti. Se parliamo di grandi opere non possiamo non pensare all’importanza della Lioni-Grottaminarda ritenuta decisiva per lo sviluppo economico, commerciale e sociale delle Aree Interne e dell’intero Mezzogiorno, che rischia di rimanere incompiuta. Difendere il futuro di questa importante infrastruttura significa difendere il futuro del nostro territorio e di noi cittadini. Con la mancata proroga del commissario ad acta si è pervenuti al blocco di fatto dell’opera e alla sospensione dei lavori. È necessaria una assunzione di responsabilità al fine di evitare il prolungarsi di questo isolamento che pregiudica lo sviluppo sociale ed economico del nostro territorio, la perdita di una significativa occasione di sviluppo e di tantissimi posti di lavoro. I Sindacati da mesi hanno presentato una piattaforma con proposte concrete e fattibili per difendere il lavoro che c’è e per crearne di nuovo. La Cisl IrpiniaSannio e la Filca Cisl IrpiniaSannio domani saranno a Roma per manifestare insieme ai lavoratori del settore e ai cittadini. Chiediamo che le risorse stanziate vengano spese in tempi brevi, per tutte le grandi e piccole opere necessarie a creare sviluppo e occupazione – conclude Melchionna”.

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