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Benevento| Vicenda mensa, perplessità di Fausto Pepe

Benevento| Vicenda mensa, perplessità di Fausto Pepe

9 Settembre 2017 | by Enzo Colarusso
Benevento| Vicenda mensa, perplessità di Fausto Pepe
Lavoro e Sindacati
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L’ultimo capitolo della vicenda mensa fa segnare un punto che si spera sia determinante a favore degli interessi dei lavoratori già parte del circuito lavorativo sin dai tempi di Ristorò. Palazzo Mosti ha apportato la modifica da sempre rivendicata dalla Cgil e che cioè si facesse riferimento alla normativa più recente in materia di codice degli appalti ispirando un “chiarimento” all’interno del capitolato col quale si impone l’obbligo, da parte di chi arriverà a gestire il servizio, di contemplare nei propri ranghi tutti e 50 i dipendenti che ne fanno parte. Vince la linea dura della Cgil o almeno si registra un successo “di tappa” da parte del maggiore sindacato italiano, non viene mortificata la strategia delle altre sigle sindacali che pure avanzavano ragionamenti che diremmo maggiormente dialoganti , tutti basati sull’avvio del servizio come priorità assoluta da conseguire. Due posizioni diverse ma convergenti verso un’unica finalità che è quella di garantire il pieno impiego della forza lavoro. Pieno impiego che, va detto senza infingimenti, passa attraverso il ricompattamento del sentimento di fiducia con le famiglie nei confronti di un servizio per il quale oggi le quotazioni sono in gran ribasso. Chiunque verrà dovrà garantire essenzialmente la qualità del prodotto e operare su basi di lungo periodo: nell’immediato non troverà convenienza ad investire fatta eccezione l’eventualità in cui dall’Amministrazione non arriveranno garanzie assolute che in mancanza di un numero congruo di richieste del servizio si ceda sul terreno del sacrificio dei dipendenti. Una eventualità che al momento appare scongiurata dalla presa di posizione del Comune e dalla guardia serrata delle organizzazioni sindacali.

In merito alla questione interviene anche Fausto Pepe che esprime perplessità pur nel mutato quadro d’insieme ispirato dalla decisione ultima di Palazzo Mosti. L’ex sindaco parla di intempestività della decisione del Comune di venire “a Canossa”, di  ennesima marcia indietro dell’amministrazione Mastella su atti amministrativi da loro stessi prodotti. “Questa nota non solo non garantisce pienamente la salvaguardia dei lavoratori interessati al servizio, ma pone anche un pregiudizio di natura economica alle imprese concorrenti, in quanto la loro offerta è stata già formulata e depositata agli atti del Comune di Benevento ben prima del suddetto “chiarimento”. “Mi auguro”, conclude Fausto, “che la cosa possa trovare soluzione, ma non sarà semplice, la via maestra era sicuramente annullare il bando e ripubblicarlo correggendo l’articolo 30 a tutela dei lavoratori”.

 

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