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Flumeri| IIA, divieto di entrare in fabbrica. Domani l’assemblea, cigs ancora al palo

Flumeri| IIA, divieto di entrare in fabbrica. Domani l’assemblea, cigs ancora al palo

11 Febbraio 2019 | by Redazione Av
Flumeri| IIA, divieto di entrare in fabbrica. Domani l’assemblea, cigs ancora al palo
Lavoro e Sindacati
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La direzione aziendale di Industria Italiana Autobus convoca per venerdì un incontro presso lo stabilimento di Flumeri ma soprattutto lancia una sorta di divieto all’ingresso in fabbrica rivolto ai lavoratori. La risposta dei sindacati non si fa attendere e si esplicita con una richiesta di interlocuzione al prefetto di Avellino e la consegna di un documento, condiviso tra tutte le sigle, per avere un confronto al Ministero del Lavoro su cassa integrazione, ripresa della produzione e quarto partner di quella che dovrebbe essere la compagine societaria. Visto che dal primo gennaio le tute blu sono senza stipendio e senza sostegno al reddito.

E così, in attesa dell’incontro in Valle Ufita, dove l’amministratore Antonio Bene dovrebbe fornire informazioni riguardanti l’avanzamento delle attività per la ristrutturazione e l’avviamento degli stabilimenti di Industria Italiana Autobus, i lavoratori organizzano un’assemblea per domani per fare il punto della situazione.

Non bastano più le rassicurazioni sui percorsi di sviluppo dell’attività aziendale e gli annunci della preparazione di un tavolo di confronto aperto presso la Direzione Generale del Ministero del Lavoro. Almeno sulla sospensione dal lavoro e la riaccensione della cassa integrazione straordinaria servono certezze. Ma a queste domande la risposta è stata attendere ancora e, nel frattempo, il divieto di entrare nella struttura per ragioni di sicurezza, visto che, non si sa quando, si dovrà realizzare la necessaria riqualificazione di diverse aree dello stabilimento. Sottolineando che comportamenti diversi determinerebbero gravi responsabilità perseguibili a norma di legge. Questo il contenuto della nota aziendale rispetto alla quale sindacati e lavoratori sono pronti a scendere nuovamente in piazza.

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