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Benevento| Ricci contro i tre difende la sua azione

Benevento| Ricci contro i tre difende la sua azione

1 Ottobre 2016 | by Enzo Colarusso
Benevento| Ricci contro i tre difende la sua azione
Politica
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Una “drole de conference” quella che Claudio Ricci, titolare della Provincia, ha tenuto alla Rocca nella inusuale giornata del sabato. Tre i destinatari delle impellenti e improcrastinabili precisazioni del Presidente: Alfredo Cataudo, presidente esautorato dell’Asea e rimesso in carica da una sentenza del Tar Campania,  Vincenzo Catalano ex legale della Provincia e Fioravante Bosco, segretario della Uil di Benevento mai nominato nel corso della conferenza stampa. Su Cataudo, riammesso dal Tar nella posizione di presidente di Asea, Ricci ha annunciato ricorso al Consiglio di Stato. “Per Cataudo abbiamo agito come prescrive la legge”, ha detto Ricci, ” visto che il dott. Cataudo non aveva reso la dichiarazione di circa la candidabilità agli incarichi previsto dalla legge Severino e che, alla luce di tanto, aveva disposto, come gli impone la legge e come ribadito dalla stessa Autorità Nazionale Anticorruzione, per la decadenza dall’incarico dello stesso Cataudo. Secondo Ricci, la illegittimità della posizione del dott.  Cataudo risiede nel fatto che la sua presidenza, voluta dall’allora Commissario straordinario della Provincia, era avvenuta per la nuova Società Asea, il nuovo Soggetto giuridico nato dopo la riforma della stessa Asea in società speciale con un nuovo statuto. img_0375

“Per questa ragione Cataudo non poteva essere nominato presidente in quanto non erano trascorsi i termini per gli ex consiglieri provinciali durante i quali non possono assumere cariche pubbliche. Da qui peraltro nasceva la impossibilità per Cataudo di rendere la dichiarazione”. Capitolo Catalano. Qui Ricci si è mostrato assai seccato dalla piega che ha assunto la questione. ““Avrei preferito tacere e a lungo ho taciuto a ragione della mia carica istituzionale. Ora però si è superato il limite”. “Nessuno ha mai cacciato l’avvocato Catalano”, ha detto Ricci ricordando come lo stesso Catalano abbia deciso di andarsene per svolgere le funzioni di Avvocato presso il Comune presentando una domanda di mobilità volontaria come era peraltro sua pieno diritto. Catalano mi deve dire se l’ho minacciato per andarsene. Lui ha deciso in maniera autonoma di andare via”. Il Presidente ha quindi fatto riferimento al conflitto d’interesse dello stesso legale che si è innescato per alcuni mesi dello stesso 2015 e di questo 2016 allorché l’avvocato Catalano difendeva contemporaneamente Comune e Provincia sebbene i due enti fossero in contenzioso tra loro. “Io mi sono sentito in forte imbarazzo per questo. Era una situazione antipatica. E tuttavia non ho messo in atto nessuna vendetta e nessuna ritorsione.” Tertium la querelle con il segretario della Uil Fioravante Bosco che Ricci definisce roba di scarso o nullo interesse. Bosco aveva addirittura invocato una sorta di ordalia, di giudizio divino, nelle ore più aspre del contenzioso sulle partecipate e di Art Sannio in particolare.

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