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Benevento| Barone-Picucci, accordo metaelettorale

Benevento| Barone-Picucci, accordo metaelettorale

4 Ottobre 2017 | by Enzo Colarusso
Benevento| Barone-Picucci, accordo metaelettorale
Politica
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Luigi Barone e Oberdan Picucci. Rappresentano il perno di un nuovo abboccamento di natura centrista che pare strutturarsi nello scenario politico. Nel nostro caso è un passaggio importante perché segna la soglia delle ambizioni elettorali dei soggetti promotori, l’esigenza di uno spazio vitale altrimenti assai difficile. Barone non fa mistero di aspirare a Montecitorio, De Mita a Palazzo Madama. Tutto questo però passa inevitabilmente attraverso la costruzione di una agibilità politica che al momento manca e che consentirebbe ad entrambi i partiti di scavalcare la soglia di sbarramento, sia nel caso del rosatellum e sia nel caso del consultellum, anche se con diversa ripartizione percentuale rispetto ai due rami . In sostanza un accordo per garantirsi e per costituire un’argine serio alla rinascente stella di Forza Italia e al gran collettore di voti che è Mastella. Il sindaco sembra non avere più dubbi su chi dovrà supportare la sua rinnovata ambizione, non personale ma profiliale, ambienti ceppalonici riferiscono di una gioiosa macchina da guerra elettorale già a buon punto per le velleità di Pellegrino Mastella. Appare ovvio che i destini di questa fase politica finiscono per incrociarsi. Il polo centrista neocostituito che ruolo avrà nello scacchiere comunale? Sarà organico alla maggioranza oppure avrà un ruolo diverso? Tutto lascia ritenere che la pax mastelliana imposta a suon di erosioni nel campo avverso faccia segnare il passo. Barone, per esempio, esige una maggiore libertà di manovra, svincolarsi dalla marcatura mastelliana, ricercare strade di autonomia politica essenziali per coltivare l’ambizione che rivendica. La soluzione ponte posta in essere in estate e basata sulla organicità dei suoi tre consiglieri alla maggioranza potrebbe entrare in crisi. Sarebbe ipotizzabile anche una manovra di sganciamento ma siamo nell’ambito della metapolitica. Non della fantapolitica e la differenza è sensibile.

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