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Napoli| Il giorno di Mastella

Napoli| Il giorno di Mastella

16 Dicembre 2017 | by Enzo Colarusso
Napoli| Il giorno di Mastella
Politica
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E venne il giorno del nuovo Udeur. Mastella torna prepotente sullo scenario politico che conta e corona una rincorsa durata un decennio e che a un certo punto della sua parabola politica e di vita  riteneva impossibile da ipotizzare. E invece la Stazione Marittima di Napoli gli ha riservato l’abbraccio di una nutrita presenza di amici con i quali va all’assalto della sua nuova avventura politica, a settant’anni, ma con l’entusiasmo dei giorni migliori. Mastella si presenta con Cirino Pomicino e Cesa, parla di riconciliazione nazionale con i magistrati, una rivoluzione copernicana, paventa la morte del sistema Paese se non si ristabilisce mitezza nell’agone politico. Ribadisce che l’alternativa neodemocristiana non è una operazione nostalgica ma una iniziativa, l’unica, capace di consentire a sud l’affermazione del centrodestra. Il sindaco di Benevento però non risparmia qualche frecciata all’indirizzo di Berlusconi e non accetta l’idea di fare da contorno al resto della compagnia del centrodestra. “Con lui semmai sono in debito” dice e si candida come interlocutore tutt’altro che supino al di qua del Garigliano. Una versione meridionale di ciò che Salvini rende a nord e Mastella lavorerà proprio per questo. Udeur work in progress, la cavalcata ceppalonica non si ferma qui. Il processo di cui Mastella è o vuole essere artefice è un rassemblement di forze moderate che parli al ceto medio, alle famiglie di quella borghesia in difficoltà che ha ingrossato le fila della crescente nuova povertà. Ora, resta da vedere se questo percorso lo voglia fare partendo dalle retrovie oppure in prima fila. Che voglia provarci con una candidatura blindata e certa è,  a questo punto, fuori di dubbio. E la otterrà.

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