In fin della licenza io tocco, diceva Cirano de Bergerac alla bella Rossana. A Palazzo Mosti non ci sono cirani, di certo belle rossane. Una di queste, Anna Orlando, cinge finalmente la carica alle Politiche Sociali, dopo uno stillicidio di polemiche lunghissimo che ha estenuato Forza Italia. Patrizia Maio, costretta alle dimissioni da una pressione fortissima esercitata sul sindaco dal gruppo consiliare azzurro, ha rivolto accuse pesantissime al suo partito e pure a Mastella, ad avviso della Maio “pilatesco” nel non volere approfondire i motivi di tanta acredine nei suoi confronti. Anna Orlando ne riceve il testimone e nei confronti di chi l’ha preceduta ha parole di distensione
La Oralando in piena escalation. Subentrata in Consioglio come ripescata, in poco più di un anno ha bruciato le tappe: prima presidente di commissione e poi assessore. La ventinovenne neo assessore ha però idee chiare
