Il secondo round delle provinciali,m quello dedicato ai consiglioeri che seguonon una parabola diversa rispetto al presdente. L’assurdo di un vuoto legislativo che ha lasciato aperto un vulnus, la legge Delrio, che il nuovo Governo non ha voluto affrontare e che ora si presentan inn tutta la sua gravità. Un affare tra pochi, la s9ovranitàm popolare per ora può attendere. Chi invece non ha atteso è stata la comopagine di centrodestra, nella sua articolazione ufficiale, le due liste, e Sannio in Movimento, i sindaci e gli amministratori con l’appoggio di Fratelli d’Italia che hanno resistito ai diktat di Mastella e hanno inteso prooporre la loro opzione. E’ tuttavia nel PD, tanto per cambiare è totale bagarre. Nel corso della direzuione di ieri sera non è intervenuta l’ala zingarettiana che ormai procede motu proprio. L’assurdo è che è dovuto intervenire il consigliere regionale Mortaruolo che ha offerto la sua candidatura come soluzione finale ad una crisi che ormai dilaga. E quindi si andrà verso l’epilogo delle due liste, quella dell’establishment decariano con la maggior parte dei consiglieri uscenti e quella di Sannio Europa a trazione delvecchiana
