Si dimettono contestualmente 7 consiglieri, 4 di maggioranza e 3 di minoranza, su 10 e determinano la fine della consiliatura guidata dal sindaco Vincenzo Buono. È questo, dunque, l’epilogo di una serie di incomprensioni e giochi di potere che hanno minato da tempo la dialettica amministrativa. Uno strappo divenuto insanabile proprio in seguito alla decisione del primo cittadino di rimuovere il suo vice Ferrante che, nel frattempo, aveva rinunciato alla carica di consigliere. Ora si attende la nomina del commissario prefettizio che dovrà traghettare l’amministrazione comunale fino alle elezioni del prossimo anno.
