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Con la Sinfonia N. 9 a Santa Sofia, Benevento incontra Beethoven

Con la Sinfonia N. 9 a Santa Sofia, Benevento incontra Beethoven

19 Febbraio 2020 | by Anna Liguori
Con la Sinfonia N. 9 a Santa Sofia, Benevento incontra Beethoven
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Con la Sinfonia N. 9 a Santa Sofia, Benevento incontra Beethoven. Un capolavoro nel capolavoro. Per celebrare i 250 anni dalla nascita del compositore tedesco, con Maurizio Baglini al pianoforte, torna infatti Domenica 23 febbraio alle ore 19.00, nella chiesa di Santa Sofia, sito Unesco patrimonio mondiale dell’umanità, la IV edizione della rassegna “Santa Sofia in Santa Sofia”.

L’ Accademia di Santa Sofia, con il direttore artistico Marcella Parziale e con gli “Amici del’Accademia” per il loro quinto appuntamento hanno fatto le cose in grande. Aperta dall’interessante conversazione storica “San Gennaro tra storia e agiografia” a cura di Don Mario Iadanza, la serata assumerà grande respiro internazionale con le immortali note della Nona Sinfonia di Ludwig van Beethoven (1770 – 1827) nella trascrizione per pianoforte solo di Franz Liszt (1811 – 1886).

Spaventa quasi trovare le parole per definire quel compendio musicale, definitivo e sperimentale insieme, summa del passato e chiave del futuro del genere orchestrale, con quel quarto movimento, “sinfonia nella sinfonia”, e quel coro, vocale e strumentale insieme, messaggero di concordia e amicizia, simbolo universale di unità e fratellanza tra gli uomini. Insomma un capolavoro assoluto dell’umanità, emblema della cultura occidentale al pari della Cappella Sistina di Michelangelo o dell’Ultima Cena di Leonardo, che Liszt stesso paragonò alla Divina Commedia, come massimi vertici dell’ingegno umano, e Richard Wagner definì “il vangelo umano dell’arte dell’avvenire”, che domenica avremo la straordinaria occasione di poter ascoltare nella “trascendentale e spettacolare” esecuzione per piano solo del virtuoso Maurizio Baglini, brillante pianista e concertista dalla luminosa carriera.

Definito dalla critica magnifico interprete, raffinato, suggestivo e profondo, il pisano Maurizio Baglini vanta una brillante carriera come solista, camerista, didatta e direttore artistico. Vincitore a 24 anni del “World Music Piano Master” di Montecarlo, si esibisce regolarmente all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, al Teatro alla Scala di Milano, al Teatro San Carlo di Napoli, alla Salle Gaveau di Parigi, al Kennedy Center di Washington ed è ospite di prestigiosi festival, tra cui La Roque d’Anthéron, Yokohama Piano Festival, Australian Chamber Music Festival, “Benedetti Michelangeli” di Bergamo e Brescia.

Collabora con i più importanti direttori d’orchestra e dal 2008 tra le varie attività, promuove il progetto “Inno alla gioia”, che lo porta a suonare in tutto il mondo la “Nona Sinfonia” di Beethoven/Liszt, con esecuzioni a Roma, Milano, Cremona, Parigi, Monaco, Tel Aviv, Rio de Janeiro, Beirut, ecc..

Fondatore e direttore artistico dell’Amiata Piano Festival, è consulente artistico per la musica e la danza del Teatro “Verdi” di Pordenone. Nel 2019 è stato nominato Socio Onorario dell’Aiarp, l’Associazione Italiana Accordatori e Riparatori di Pianoforti «per gli alti meriti e gli importanti contributi artistici che la sua attività ha portato alla causa del pianoforte».

 

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