Presso il Roma Club Cervinara (Avellino), che riunisce anche numerosi iscritti provenienti dal Sannio, ha organizzato la presentazione del libro “Il Grande Romanzo della Roma” del direttore Tonino Cagnucci.
A moderare l’incontro è stato l’avvocato Enrico Valente. Dopo i saluti del presidente del Club, Luigi Seren, l’autore ha dialogato a lungo con Tommaso Bello e Davide Vetrone, animatori e organizzatori del sodalizio romanista.
Tonino Cagnucci, nato a Roma il 21 luglio 1972 e laureato in Filosofia, è direttore editoriale de Il Romanista e membro della Commissione della Hall of Fame dell’AS Roma. È stato per tre stagioni Supporter Liaison Officer (S.L.O.) della società giallorossa, prima di tornare alla sua più grande passione: la scrittura.
Nel suo libro, Cagnucci racconta la storia della Roma come un romanzo, seguendo la cronologia della passione più che quella dei fatti. Una narrazione intensa e poetica che attraversa quasi un secolo di storia romanista: dal primo striscione del 1931, realizzato da due fratelli sordomuti per celebrare il primo scudetto, fino alle lettere d’addio di Totti e De Rossi e alla Roma di Mourinho.
Tra gli episodi e i personaggi evocati nel volume: Ennio Morricone bambino dietro la porta di Masetti al Testaccio, Anna Magnani tifosa appassionata, Dino Viola, Paulo Roberto Falcão, e le grandi notti europee, tra gioie e malinconie che hanno segnato la storia del club e dei suoi tifosi.
La serata si è conclusa con la tradizionale cena sociale e con le foto ricordo dei partecipanti, in un clima di amicizia e appartenenza che ha unito ancora una volta la comunità romanista irpino-sannita.
