Ferella e Fontanella, la regola delle due effe. Il tandem di Alleanza Verdi e Sinistra si è presentata al Rione Libertà, quartiere simbolo di un riscatto sociale da tempo inseguito e mai raggiunto. Una scelta per nulla casuale alla base della presentazione della lista per le prossime Regionali del 23 e 24 novembre, una proposta di sinistra sui temi più urgenti del panorama regionale; sanità, trasporti, acqua pubblica, aree interne, tutti i temi raggruppati in un programma definito di 50 pagine stilato il 3 ottobre e che concorrerà insieme agli altri programmi parziali alla stesura di quello ecumenico dell’intera coalizione di cui ancora non si vede l’abbrivio ma che si opiona possa essere presentato nei prossimi giorni e su cui si presume la coalizione, nonostante il sentire diverso su taluni punti focali, possa trovare una convergenza di massima si cui articolare la proposta politica ed amministrativa. Che al momento manca.
Ciononostante la proposizione dei due candidati è solida. Lucio Ferella, già sindaco di Baselice, protagonista di una stagione di lotte porta in dote proprio la sua esperienza per una esigenza di cambiamento dello status quo e per questo auspica che si vada a votare duperando anche le pwerplessità di chi ormai noin si ritrova più nellì’orizzonte ottico della politica e dei suoi esponenti.
Per i Verdi c’è Pina Fontanella che ha deciso di mettersi alla prova obbedendo ad una esigenza precisa che è quella del fare e del dinamismo. La sua una candidatura che si potrebbe definire della speranza, al di là degli esiti finali, speranza che finalmente si dia spazio alla partecipazione che come insegnava Gaber è uno dei capisaldi della democrazia.
