Se in Lega Pro vuoi i 16-20 gol assicurati puoi puntare su un solo calciatore, Felice Evacuo. Una garanzia, più di una polizza e, certamente, più di una fideiussione. Lo scorso campionato ha trascinato il Novara ma, stavolta, non ha migrato per un nuovo campionato in terza serie da vertice e, dopo un inizio problematico, si sta rivelando quel bomber di razza anche in Serie B, perché il fiuto del gol non ha una categoria. Oltre alla professione di cannoniere, Evacuo è anche consigliere dell’Associazione Italiana Calciatori. Proprio in questa veste ha parlato ai colleghi di Avvenire, sviscerando la situazione della Lega Pro, senza peli sulla lingua, perché l’esperto non ha più bisogno dell’equilibrio, delle frasi fatte e del registratore: “La verità è che non stiamo più parlando di un campionato professionistico in senso stretto” -ha affermato il 33enne campano – “Non è un mistero che si guadagna di più tra i Dilettanti perché è più facile mascherare i pagamenti da rimborsi spese, ci sono meno controlli. Pochissimi eletti in Lega Pro arrivano a guadagnare al massimo 120.000 euro, poi esiste una fascia a 40-50.000 euro. E il 50% tra 1.500 e i 1.200 euro al mese. Il minimo sindacale. Molti club sono solo interessati a far giocare i ragazzi per ottenere i contributi. Solo 20 società fanno davvero calcio. Le altre cercano di galleggiare con la mutualità. Si ragiona solo dal punto di vista economico senza nessun progetto tecnico. Purtroppo tutti pensano solo a trovare le risorse per sopravvivere si pensava di aver trovato la sostenibilità con tre gironi e 60 squadre. Invece siamo già scesi a 54. Questo è il risultato di una politica che ragiona solo in termini economici anche in Serie A e B“.
Nulla di nuovo, ma la novità è che stavolta è scritto in un virgolettato. Quanto si cela dietro la Lega Pro…
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