Gli organizzatori della manifestazione proPalestina di dopodomani pomeriggio 4 settembre al Ponte Pagliuca tengono a precisare che lo spirito dell’happening ha i crismi della spontaneità e pertanto non è individuabile con nessuna sigla o appartenenza che non sia quella della unanime avversione al genocidio che si sta verificando sotto gli occhi del mondo a Gaza. Un gruppo di persone comuni e appartenenti a tante sigle della politica e dell’associazionismo sannita che hanno scelto di essere con la Global Sumud Flotilla. “Manifesteremo sotto un unico simbolo e una sola bandiera, quella della Palestina”, dicono gli attivisti
“Siamo laicamente aperti a qualsiasi credo e ancora di più alla partecipazione di ogni persona che sostiene con noi gli obiettivi della missione: portare aiuti umanitari alla popolazione di Gaza; riaprire i corridoi umanitari del mare; chiedere ai 44 governi che hanno i loro concittadini su quella flotta di difenderli; chiedere il rispetto del diritto internazionale.
Non siamo neutrali di fronte a ciò a cui assistiamo: crediamo fermamente che Israele stia commettendo un genocidio, che questo sia il prodotto di fatti che non sono iniziati il 7 ottobre, siamo consapevoli della complicità nel tempo dei governi occidentali, siamo al fianco dei portuali di Genova e sosteniamo tutte le forme possibili di boicottaggio a Israele.
Vogliamo che la spinta collettiva che ha caratterizzato l’organizzazione del presidio permanga nei prossimi giorni, senza che nessuno sia tentato dalla volontà di intestarsi questa iniziativa. Il 4 settembre saremo un unico equipaggio di terra della Global Sumud Flotilla.”
