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Alluvione, il monito di don Nicola

Alluvione, il monito di don Nicola

14 Gennaio 2016 | by Enzo Colarusso
Alluvione, il monito di don Nicola
Attualità
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C’era attesa per la conferenza stampa consuntiva dell’impegno Caritas in merito ai fatti tragici dell’alluvione dello scorso 15 ottobre. E l’attesa non è stata tradita, vuoi per la dovizia e la chiarezza di dati e cifre forniti alla stampa, vuoi per le parole dense di richiami che il direttore della Caritas don Nicola De Blasio ha rivolto a “nuora perché suocera intenda”. Il passaggio nel quale don De Blasio ha richiamato alla concretezza le istituzioni è apparso di gran lunga il nodo fondamentale della conferenza stampa. “Trentotto milioni stanziati e a disposizione”, tuona don Nicola, “e tuttavia non si è ancora messa in azione l’opera di ricostruzione delle zone colpite”. Un messaggio chiaramente politico di cui si intuisce la portata nell’anno in cui la città torna alle urne e che il direttore della Caritas rivolge agli interlocutori politici ed istituzionali. Non sono mancate stilettate dirette ai comuni che a suo avviso avrebbero approfittato dello stato di calamità naturale, così come nei confronti del gigante del tabacco Philip Morris e della pelosa solidarietà espressa a parole ma non confermata nei fatti. A latere dell’intervento del prelato la succitata rendicontazione dei 388.000 euro raccolti a favore della popolazione colpita. È toccato ad Angelo Moretti e a Gabriella Giorgione evidenziare lo stato dell’arte dei progetti nati all’indomani dell’emergenza. “La Caritas non ha intascato un euro” il commento a margine della conferenza stampa, una puntualizzazione superflua ma importante per garantire la trasparenza erga omnes dell’intera opera di solidarietà.

 

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