Nessun commento ufficiale da parte del presidente della Campania Vincenzo De Luca sulle notizie dell’ ipotesi di reato nei suoi confronti (istigazione al voto di scambio) dopo l’apertura di un fascicolo aperto, come atto dovuto dalla procura partenopea, in seguito all’esposto presentato dal M5S.
La sola possibilità per provare ad avere notizie dal diretto interessato o dal suo entourage sembrava fino a un paio di ore fa l’incontro con il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, in programma in sala giunta alle 14,30. L’incontro però è saltato, a causa di impegni imprevisti dell’ospite. Così l’unico modo per descrivere lo stato d’animo di De Luca è ricostruire attentamente quanto da lui detto questa mattina in occasione dell’inaugurazione di tre reparti dell’Ospedale del Mare (a Ponticelli, quartiere della preferita est di Napoli). Uno spunto si può ritrovare in un passaggio delle sue dichiarazioni. Quando il presidente della Campania riferisce ai cronisti di aver prorogato, attraverso i suoi manager, “un contratto con la ditta di pulizie perché non c’era tempo per fare la gara “, circostanza che lo porta a dire ancora una volta che bisogna “avere dirigenti che non hanno paura di mettere la firma e mettono in conto di ricevere un avviso di garanzia. Se per questo arriverà un avviso di garanzia, pazienza. La cosa complicata in Italia non è partire, ma arrivare. Quando si ha la coscienza tranquilla, si va avanti oppure moriamo di avvisi di garanzia”.
