Duro comunicato dell’Associazione Nazionale dei giudici di Pace che attacca frontalmente il Ministero della Giustizia che non intende rispettare la legge di riforma della giustizia di Pace ed Onoraria. “Riteniamo inaccettabile che il ministro della Giustizia non intenda rispettare la Legge delega n. 57/16, di riforma della giustizia di pace ed onoraria, approvata solo il 28 aprile scorso, nelle sue parti qualificanti”, scrive Vincenzo Crasto responsabile nazionale dell’Organizzazione e già presidente nazionale dei Giudici di Pace. “Il dicastero nel secondo decreto delegato non avrebbe intenzione di dare via libera all’aumento delle competenze dei giudici di pace, né di dare attuazione alla previsione relativa alla durata dell’incarico per i magistrati in servizio per i quali la riforma prevede la conferma nelle funzioni per ulteriori 16 anni, attraverso quattro conferme quadriennali. Minare alle fondamenta l’unica magistratura efficiente del paese comporterebbe oltre al blocco dell’intera giurisdizione, certamente un aggravarsi del debito di giustizia ed un ulteriore buco nelle finanze pubbliche: i costi sostenuti per l’eccessiva durata dei giudizi ai sensi della Legge Pinto potrebbero anche raddoppiare fino a raggiungere la cifra di 1 miliardo di euro annui”.
