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Piccoli comuni, Legambiente: subito decreti attutativi per borghi

Piccoli comuni, Legambiente: subito decreti attutativi per borghi

30 Maggio 2018 | by Anna Liguori
Piccoli comuni, Legambiente: subito decreti attutativi per borghi
Attualità
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L’importanza del ruolo dei borghi e’ datata dalle dieci esperienze virtuose e idee di cambiamento raccontate nel rapporto. Sono le realta’ sotto i 5mila abitanti, che lottano contro il fenomeno dello spopolamento e del disagio insediativo e che hanno deciso di scommettere su innovazione, sostenibilita’, salvaguardia dell’ambiente, accoglienza, integrazione ma anche su un radicale ripensamento dei servizi per la cittadinanza. Storie spesso poco conosciute, nate su iniziativa di singoli cittadini, associazioni, cooperative o enti locali con l’intento di dare un nuovo futuro a questi territori, e che lentamente stanno producendo piccoli ma importanti cambiamenti per molti borghi italiani. A loro Legambiente dedica appunto “Scatti di futuro. Viaggio nell’Italia dei piccoli comuni che innova”, un report che ben racconta, attraverso dieci buone pratiche, la voglia di mettersi in gioco di alcuni borghi che credono in un nuovo rinascimento territoriale. C’e’ chi scommette sull’agricoltura sociale, l’economia circolare e il recupero di terre e boschi, chi investe nell’architettura ecosostenibile, chi punta sull’innovazione e l’efficienza energetica, chi sull’accoglienza e l’integrazione sociale. Qualche esempio? Nel cuore del Parco del Pollino, a San Lorenzo Bellizzi, in provincia di Cosenza, dove da anni la comunita’ locale formata da 660 abitanti ha puntato sul fotovoltaico, cedendo gratuitamente alcuni terreni alle cooperative agricole locali e consentendo l’installazione sulle serre di pannelli per una potenza di 15 MW. Dalle Dolomiti il recupero dei borghi spopolati passa anche attraverso l’impegno della Cadore Scs, societa’ cooperativa di servizi, che si ispira ad un modello di accoglienza diffusa con case a Perarolo, Domegge, Lozzo e Valle di Cadore; mentre nel cuore del Sannio, a Castelpoto, in provincia di Benevento, gli abitanti stanno sperimentando i lati positivi della scelta di essere un territorio “a esclusione zero”, grazie allo Sprar del Comune di Castelpoto, gestito da una delle Cooperative della Rete Caritas-Sale della Terra. Qui le case vuote trovano nuovi inquilini e i giovani iniziano a pensare di rimanere, perche’ il loro sogno di non emigrare e lavorare nel posto dove sono nati incontra il sogno di chi e’ stato costretto a emigrare e, arrivando qui, sceglie di restare

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