Una riunione interlocutoria quella di questa mattina a Palazzo Mosti in merito alla vertenza degli edifici scolastici. Nessuna delle scuole di pertinenza comunale ha una certificazione in regola con i rischi di vulnerabilità sismica, per cui, mappa alla mano, nessuna scuola potrebbe essere in condizione di garantire l’incolumità della popolazione studentesca in vista del nuovo anno scolastico. Mastella sa bene che la faccenda è quasi senza uscita, vuoi per l’estrema e insostenibilie onerosità di un intervento davvero risolutore del problema dal punto di vista architettonico, vuoi per i tempi strettissimi in cui è costretto a muoversi visto che siamo a meno di venti giorni dall’inizio dell’anno scolastico.
Una situazione senza oggettive vie d’uscita che condanna il sindaco all’impotenza per quanto il sindaco stia cercando di fare pressione sul Governo contando sul suo carisma e mettendoci tutta la sua inequivocabile capacità mediatica. La riunione odierna non ha prodotto nulla se non la volontà di riasggiornanrsi, forse a mercoledi prossimo, contando anche sul fatto che sul tavolo della sala giunta Perlingieri possa portare una mappa degli edifici scolastici in modo da comprendere quali siano quelli a maggiore rischio di instabilità. Mastella combattuto dalla sua volontà di sfuggire al peso delle responsabilità e magari intenzionato a chiudere un paio di scuole più borderline e quello di apparire mediaticamente sul piano nazionale portando all’attenzione del ministro il caso Benevento, simile quasi in tutto a quello di altre città che versano nelle medesime condizioni.
