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Benevento| Scuola e immigrazione, studenti tornano in piazza il 16 Novembre

Benevento| Scuola e immigrazione, studenti tornano in piazza il 16 Novembre

6 Novembre 2018 | by Anna Liguori
Benevento| Scuola e immigrazione, studenti tornano in piazza il 16 Novembre
Attualità
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“La manifestazione è l’espressione di un disagio: i cittadini all’interno di un corteo si pongono come promotori di un dissenso non sentendosi rappresentati da azioni politiche o sociali di una determinata fase storica. Dubitiamo che la maggioranza degli individui voglia realmente riconoscersi in quei concetti quali il disprezzo nei confronti del diverso e del più debole, in quell’odio fomentato da discorsi politici ed azioni di governo supertficiali e bigotte il cui successo fonda le sue radici nella paura dei cittadini.
La conseguenza è che spesso si punta il dito verso il bersaglio sbagliato: prendersela con la categoria più fragile della società è la strategia più conveniente ed elettoralmente più efficace grazie anche all’ausilio dei social, nuovi mezzi di propaganda spesso subdoli e manipolatori che trasformano la disinformazione in verità assoluta.
Nel nostro paese ormai dilaga questa strategia del consenso che vede nel migrante e nel fenomeno dell’immigrazione la causa di tutti i mali, dell’insicurezza economica e del diffondersi della criminalità.
Ad un giorno della Festa internazionale dello Studente riteniamo doveroso da cittadini e portatori di diritti essere presenti in piazza il 16 novembre contro il decreto sicurezza, a fianco degli ultimi e degli emarginati con la consapevolezza che il benessere sociale non si ottiene colpendo i più poveri bensì garantendo a quest’ultimi diritti sociali e di cittadinanza.
Una mobilitazione volta non solo alla messa in discussione di un decreto inutile che genererà ulteriore emergenza, insicurezza e clandestinità ma anche al totale disinteresse del nostro governo verso l’ambito dell’istruzione, emerso dall’assenza di reali riforme scolastiche all’interno del contratto giallo-verde.
Se da un lato appare positiva la volontà di abolire l’alternanza scuola – lavoro, dall’altro scompaiono dal Def qualsiasi forma di investimenti nella formazione e nella ricerca, sacrificati a favore di riforme come condoni e flat-tax: per assurdo viene privato di risorse uno dei più importanti settore il cui ruolo, essenziale per la formazione dell’individuo e quindi per la consapevolezza di sé stessi e il riconoscimento particolare dell’altro, dovrebbe, per primo, essere stabilmente finanziato.
Inoltre, deleteria potrebbe essere l’amplificazione delle tendenze regionaliste e della conseguente frammentazione già presente tra le scuole apppartenenti alle regioni economicamente stabili e quelle instabili che storicamente dividono a metà il nostro paese (regioni svilppate, più ricche= scuole attrezzate; regioni in difficoltà, più povere= scuole meno all’avanguardia).
L’esempio della Germania dovrebbe servire da monito: l’assetto federale tedesco in ambito scolastico determina la crescita della diseguaglianza sociale del paese; le differenze istituzionali tra i lander accentuano i divari sociali, dovuti a sistemi di tracking e differenze di reddito, istruzione e cittadinanza..dinamiche sempre più presenti anche in Italia.
Questa scarsa considerazione per la scuola dà voce al vero obiettivo di questo governo a trazione leghista: la fine dei contratti nazionali a favore dei contratti regionali.
Sentiamoci vicini a questi temi perchè l’inerzia e l’indifferenza non faranno altro che essere funzionali alla crisi che sta subendo la nostra società, moralmentre discutibile ma possibilmente risanabile tramite l’interesse verso ciò che ci circonda e la consapevolezza che, forse, le condizioni in cui viviamo possono essere ribaltate.
Partecipiamo.

Venerdí 9 novembre ore……assemblea pubblica di preparazione presso il L@p Asilo 31 ore 17

Venerdí 16 novembre ore 9.00 corteo in Piazza Risorgimento

 

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