Il paventato spostamento del terminal bus dalla sede in cui è oggi a quella in cui dovrà trasferirsi, la zona dello stadio. Una decisione che, fino ad ora, Palazzo Mosti tiene quasi in sordina ma che invece prevede una trasformazione radicale di una intera area che coinvolge Piazza Risorgimento e il piazzale del terminal bus, nell’ambito del Piano Periferie e per una spesa di 7milioni 785mila euro che la Cassa Depositi e Prestiti ha già concesso al Comune di Benevento. Sorgeranno uffici e strutture di cui si sente assai poco l’esigenza come per il parcheggio al si sotto di Piazza Risorgimento, nel momento in cui ce ne sono due già esitenti, il Megaparcheggio e quello di Porta Rufina, a due passi dal pieno centro e di cui si sta cercando di capirne se conviene o meno l’utilizzo. Di altra colata cementizia, non si avverte il bisogno, almeno per le esigenze della città. Non certo per quelle di Lumode, ennesima società casertana, che verrà a fare il suo business qui da noi.
Al di la di tutte le perplessità, legittime, la domanda è: come si farà ad assicurare il servizio di navette? Come Trotta si organizzerà? Mastella, nella sua conferenza stampa del 4 gennaio, non ha nemmeno sfiorato l’argomento che pure costituisce la novità più pregnante di questi ultimi mesi. Dopo avere raccolto qualche impressione dei pendolari siamo andati allora a chiedere alla Filt Cgil come interpreta l’intera vicenda.
