(alca) – Il laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’azienda Moscati necessita di una seconda apparecchiatura che consenta, per gli esami di più complessa valutazione, un controllo anche su altra piattaforma. Intanto quella presente è stata comunque oggetto di una manutenzione straordinaria ed è stato concordato di effettuare controlli di qualità periodici attraverso l’invio al Laboratorio del Cotugno di tamponi a campione, che abbiano dato esito sia positivo che negativo.
È quanto emerso dall’incontro-confronto interno svolto per esaminare e valutare l’appropriatezza, l’efficacia e la sicurezza delle procedure clinico-diagnostiche, alla luce degli 8 “falsi positivi” registrati intorno alla fine del mese di aprile e riferiti ad altrettanti operatori sanitari della stessa città ospedaliera. Appare evidente che, in base a quanto emerso, in maniera neanche troppo velata, è stata messa in discussione la validità almeno di alcune interpretazioni del dato che pure sono soggette ad una variabilità intrinseca proprio degli esami di biologia molecolare. Alla videoconferenza hanno partecipato i riferimenti interni dell’azienda Moscati e il Direttore dell’Unità Operativa di Microbiologia e Virologia dell’Ospedale Cotugno di Napoli, Luigi Atripaldi.
Gli esami sugli 8 tamponi positivi, ripetuti due volte presso lo stesso laboratorio di Virologia della Città Ospedaliera, avevano restituito in entrambe le successive sedute risultati negativi. Esito confermato dal Cotugno.
Da qui il confronto che ha messo in evidenza differenti sensibilità delle piattaforme di laboratorio. Una spia che mette in discussione, almeno in parte, il lavoro di processazione fatto fin qui. E da ora in avanti ne richiede una contro-verifica, seppure limitata a particolari casi. Comunque la si voglia leggere, è l’ennesima tegola su una gestione non ottimale di un’emergenza sanitaria che in Irpinia, alla città ospedaliera di Avellino come al Frangipane di Ariano ha registrato scelte sbagliate e passaggi a vuoto.
Buone notizie, intanto, sul fronte epidemiologico. Su 412 tamponi riferiti a cittadini irpini e analizzati da Moscati e Biogem nessuno è risultato positivo. Ma a questo punto la domanda è lecita: gli esiti saranno tutti corretti?
