E’ bastata una nota stampa dell’ospedale, diventata virale sui siti delle testate locali, a causare il caos mediatico.Prima un comunicato,poi un secondo che ne smentisce e integra il primo, e sui social non si parla d’altro con tanto di accuse di “provocato allarme” ai giornalisti.Ma cosa è accaduto? Nella prima nota del “San Pio” si attestava l’interruzione del servizio di Pronto Soccorso per i malati non covid, giustificata da una massiccia affluenza di contagiati che si è registrata nelle ultime ore, poi una seconda nota stampa in cui si leggeva: “ad integrazione della nota precedente, stante l’elevato afflusso di pazienti Covid presso il PS dell’Ospedale Rummo che ha reso necessaria la loro allocazione anche nelle aree non-covid (codice giallo e codice rosso) e la temporanea indisponibilità a ricevere pazienti affetti da altre patologie (non-Covid), si comunica che il codice rosso non-Covid è nuovamente attivo dopo opportuna sanificazione. In attesa di potere ricoverare nei Reparti Covid i numerosi pazienti tutt’ora presenti in Pronto Soccorso, si ribadisce la richiesta di collaborazione nello smistamento dei pazienti presso il Pronto Soccorso di Sant’Agata de’Goti e del Fatebenefratelli, compatibilmente con le necessità assistenziali ed i codici di gravità”.Per fare ulteriore chiarezza sull’accaduto, questa mattina siamo stati al San Pio, dove il Direttore Generale Ferrante ha tenuto diversi incontri sia con alcuni primari, che esponenti della politica locale.In conclusione quello che è risultato dalle parole del manager Ferrante e da una stessa nota stampa ufficiale, è che:”Il Pronto soccorso è attivo e riceve ogni tipo di paziente. La momentanea interruzione del servizio di ieri era dovuta solo ad una sanificazione degli ambienti del P.S.
Di seguito la nota di oggi dell’ufficio stampa dell’Ospedale San Pio
