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Scuola, la Regione Campania si difende: misure del Governo inattuabili

Scuola, la Regione Campania si difende: misure del Governo inattuabili

10 Gennaio 2022 | by redazione Labtv
Scuola, la Regione Campania si difende: misure del Governo inattuabili
Attualità
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Lo scenario disegnato per la Campania nel report numero 86 della Cabina di Regia Nazionale e’ “della massima gravita’ (numero 4)” e l’indice di ospedalizzazioni “in assenza di immediate e drastiche misure” annuncia una saturazione dei posti letto entro 30 giorni a partire dal 7 gennaio. Cosi’, la Regione Campania, spiega ai giudici del Tar, le ragioni poste alla base dell’ordinanza con la quale ha disposto la didattica a distanza in tutte le scuole del territorio, ad eccezioni delle scuole superiori.

L’ordinanza, viene spiegato, tiene conto anche della diffusione straordinaria della variante Omicron, dei focolai registrati prima della chiusura natalizia nelle fasce della popolazione giovanile e dell’impossibilita’ di poter eseguire i tracciamenti. La Regione Campania, negli atti integrativi depositati al Tar, ricorda anche che e’ bassa la percentuale di alunni vaccinati nella scuola primaria e
secondaria di primo grado e che l’unica misura di prevenzione contro il virus resta il vaccino.

In questo contesto, quindi, e’ essenziale, secondo la Regione Campania, evitare la didattica in presenza e altre attivita’ di socializzazione come essenziale e’ la promozione della somministrazione dei vaccini per il personale scolastico e gli studenti. Inoltre in Campania, circa trecento dirigenti scolastici hanno manifestato l’impossibilita’ di assicurare gli adempimenti delle
misure previste nel descritte nel decreto del Governo dello scorso 7 gennaio. Stesso discorso, viene evidenziato nell’atto depositato al Tribunale Amministrativo Regionale, vale anche per le Asl e le strutture sanitarie, gia’ sottoposte a forti pressioni.

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