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Covid, ecco il numero dei contagi fino ai 13 anni per provincia. Il Comitato No Dad: “Regione diffonde dati per gettare ombre su scuola”

Covid, ecco il numero dei contagi fino ai 13 anni per provincia. Il Comitato No Dad: “Regione diffonde dati per gettare ombre su scuola”

18 Gennaio 2022 | by redazione Labtv
Covid, ecco il numero dei contagi fino ai 13 anni per provincia. Il Comitato No Dad: “Regione diffonde dati per gettare ombre su scuola”
Attualità
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Sono 15.689 i bambini contagiati dal covid nella provincia di Napoli, la piu’ popolata e la piu’ colpita, nel computo che e’ stato inviato dalla Regione Campania ai ministeri della Sanita’ e dell’Istruzione. Dall’11 gennaio i positivi  sono divisi per provincia, con quella di Napoli divisa a sua volta per tre in base ai territori delle Asl. Nella fascia da zero a cinque anni sono stati contagiati dal covid  273 bimbi ad Avellino, 249 a Benevento, 1.097 a Salerno, 1.268 a Caserta, 1.429 a Napoli 1, 1.415 a Napoli 2 e 1.624 Napoli 3.  Dai sei ai dieci anni i contagiati sono 468 ad Avellino, 894 a Benevento, 1.736 a Caserta, 2.116 a Napoli 1, 2.202 a Napoli 2, 2.346 a Napoli 3, 1.659 a Salerno. Nella fascia d’eta’ dagli undici  ai tredici  anni: 316 Avellino, 215 a Benevento, 1.142 a Caserta, 1.433 a Napoli 1, 1.469 Napoli a 2, 1.655 a Napoli 3 e 1.153 a Salerno

La modalita’ di diffusione dei dati dei contagiati nella fascia d’eta’ scolastica ci appare superflua e forse tesa a gettare ancora una volta un’ombra sulla riapertura sacrosanta delle scuole”. Lo afferma Palmira Pratillo, presidente dell’associazione Scuole Aperte Campania  nel commentare i dati.  Da Scuole Aperte si evidenzia che “e’ impossibile che i contagi siano avvenuti all’interno delle aule considerato che il virus ha un tempo di incubazione di almeno 3 o 4 giorni e che le scuole sono state riaperte solo l’11 gennaio, senza dimenticare che molti Comuni campani hanno mantenuto le scuole chiuse anche successivamente”. Secondo l’associazione pertanto “e’ cosa certa che i bambini diventati positivi nella settimana dall’11 al 17 gennaio, e oltretutto individuati anche grazie al tracciamento scolastico, sono necessariamente entrati in contatto col virus in famiglia o durante le attivita’ ludico-ricreative nel periodo natalizio”. “Ci auguriamo dunque – conclude Pratillo – che questa modalita’ di gestione del covid frammentaria e caotica possa cambiare quanto prima e che i cittadini possano usufruire di dati trasparenti e soprattutto di una loro lettura univoca a livello nazionale”.

 

 

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