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Sanità territoriale in Irpinia, Alaia contro la Morgante: “Piano sconclusionato”

Sanità territoriale in Irpinia, Alaia contro la Morgante: “Piano sconclusionato”

3 Marzo 2022 | by redazione Labtv
Sanità territoriale in Irpinia, Alaia contro la Morgante: “Piano sconclusionato”
Attualità
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“La dirigente dell’Asl di Avellino  deve spiegare sulla base di quali criteri ha elaborato un piano sanitario sconclusionato, inadeguato e del tutto scollegato dalla realta’ del territorio irpino e lontano dalle esigenze delle comunita’. Ancora una volta vengono assunte decisioni fondamentali per il funzionamento del servizio sanitario in maniera del tutto arbitraria, senza coinvolgere i rappresentanti regionali, le associazioni professionali, e soprattutto senza consultare i sindaci e gli amministratori locali che, piu’ di altri, hanno contezza della realta'”. E’ quanto sostiene Enzo Alaia, presidente della Commissione sanita’ del Consiglio regionale della Campania. “In queste ore – aggiunge – tanti amministratori stanno manifestando il loro sconcerto per un piano sanitario che prevede una dislocazione delle case della salute e degli ospedali di comunita’ che non ha alcun fondamento logico e che non e’ stato preceduto da nessun momento di riflessione, consultazione e approfondimento. Nessuno e’ stato ascoltato: ne’ l’ordine dei medici, ne’ il Presidente dell’Assemblea dei sindaci dell’ASL, ne’ gli amministratori delle aree piu’ rappresentative della provincia e men che meno la Commissione Sanita'”. “Non a caso – prosegue il consigliere regionale – assistiamo in queste ore alle tante prese di posizione delle comunita’ irpine che, per bocca dei primi cittadini, stanno manifestando tutto il loro sconcerto per un modo di procedere che si e’ rivelato gia’ per i suoi tanti limiti, arrecando non pochi danni al Sistema Sanitario e al funzionamento di nosocomi e strutture locali.” “Emblematico e’ il caso del plesso di Sant’Angelo dei Lombardi. Proprio ieri – fa sapere Alaia – ho incontrato i sindaci dell’Area Pilota che mi hanno rappresentato la drammaticita’ di una condizione che non solo arreca disservizi ai cittadini, ma che rischia di portare la struttura alla chiusura definitiva. Ed e’ del tutto irricevibile la giustificazione della Dirigente Morgante che, dopo sei anni da quando occupa il ruolo di manager, lamenta la indisponibilita’ dei medici a lavorare a Sant’Angelo. Spieghi, piuttosto, quale attivita’ ha posto in essere in questi anni per agevolare il funzionamento del plesso ospedaliero, quali incentivi ha previsto per attrarre e fidelizzare i medici, quali iniziative ha assunto per coinvolgere le comunita’ e le istituzioni nella individuazione di soluzioni adeguate, quale programmazione ha posto in essere per evitare, dopo sei anni, la condizione disastrosa nella quale si trova l’ospedale di Sant’Angelo e, con esso, la gran parte delle strutture sanitarie che dipendono dalla sua gestione”.

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