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Comunità Montana del Fortore, una proposta di legge per includere Paduli e Sant’Arcangelo Trimonte

Comunità Montana del Fortore, una proposta di legge per includere Paduli e Sant’Arcangelo Trimonte

18 Novembre 2022 | by redazione Labtv
Comunità Montana del Fortore, una proposta di legge per includere Paduli e Sant’Arcangelo Trimonte
Attualità
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Depositata presso il Consiglio regionale della Campania, a firma dei consiglieri Giuseppe Sommese, Francesco Emilio Borrelli e Giuseppe Di Fenza, la proposta di Legge per l’inclusione nella Comunità Montana del Fortore dei comuni di Paduli e Sant’Arcangelo Trimonte.

L’obiettivo è quello di apportare una modifica alla legge regionale 30 settembre 2008, n. 12 “Nuovo Ordinamento e disciplina delle Comunità Montane” che di fatto escludeva i due comuni in quanto non rientranti in alcuni parametri di rilevazione fissati dalla stessa in relazione all’altitudine media e quella della casa comunale, senza considerare quella massima.

Alla luce di un esame più approfondito del quadro normativo, è stato rilevato che sia Paduli che Sant’Arcangelo sono a vocazione in prevalenza montana e confinano con diversi comuni che fanno parte della Comunità Montana del Fortore. In particolare Paduli confina con Apice, Buonalbergo e San Giorgio La Molara, mentre Sant’Arcangelo Trimonte con Apice e Buonalbergo.

Tra le altre cose, è stato appurato che l’inserimento dei due comuni in questione all’interno dell’ambito territoriale dell’ente montano non comporterebbe alcun onere aggiuntivo a carico del bilancio regionale. La proposta trae origine dalla volontà rappresentata dai due comuni con note dei rispettivi sindaci e con delibere dei Consigli comunali e deliberazione del Consiglio generale della Comunità Montana del Fortore dello scorso mese di settembre.

La proposta di legge si inserisce nel quadro delle competenze regionali in tema di riconfigurazione degli ambiti territoriali delle comunità montane. Secondo l’articolo 27, comma 5, del decreto legislativo del 18 agosto 2000, n. 267 “La Legge regionale può prevedere, altresì, per un più efficace esercizio delle funzioni e dei servizi svolti in forma associata, l’inclusione dei comuni confinanti, con popolazione non superiore a 20.000 abitanti, che siano parte integrante del sistema geografico e socio-economico della Comunità”.

Attualmente fanno parte dell’ ente montano fortorino i comuni di Apice, Baselice, Buonalbergo, Castelfranco in Miscano, Castelvetere in Val Fortore, Foiano di Val Fortore, Ginestra degli Schiavoni, Molinara, Montefalcone di Val Fortore, San Bartolomeo in Galdo, San Giorgio la Molara e San Marco dei Cavoti.

“Ringrazio i consiglieri Sommesse, Borrelli e Di Fenza – ha dichiarato il presidente della Comunità Montana del Fortore Zaccaria Spina – per aver recepito  le istanze pervenute dai nostri enti locali ed aver sostenuto la nostra richiesta di annessione, che nasce da una reale esigenza territoriale naturalmente vantaggiosa per i cittadini dei comuni di Paduli e Sant’Arcangelo Trimonte, che in passato hanno già fatto parte dell’ambito della Comunità Montana del Fortore.

L’inclusione dei due comuni in questione, permetterebbe di superare quella che consideriamo una stortura legislativa, che alcuni anni fa portò alla loro estromissione per ragioni legate ad alcuni parametri senza considerare ad esempio numerose altre prerogative a cominciare dall’altitudine massima e la superficie di aree boscate. Ricordo anche che, di recente, analoga iniziativa è stata intrapresa da qualche altra Comunità Montana della nostra Regione per la quale, la Commissione regionale competente ed il Consiglio Regionale, si sono  già favorevolmente espressi.

Voglio infine dire grazie anticipatamente a tutti quei consiglieri che, attraverso il loro voto, sia nelle apposite Commissioni che in Consiglio regionale intenderanno supportare questa procedura di inclusione”. Adesso la proposta di legge dovrà passare al vaglio della Prima (Affari Istituzionali, presieduta proprio da Giuseppe Sommese) e della Seconda Commissione (Finanze, Demanio e Patrimonio) prima di essere sottoposta al Consiglio regionale.

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