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Vitulano, Scarinzi: “Grave disinformazione da parte del presidente Caturano, intervengano le istituzioni”

Vitulano, Scarinzi: “Grave disinformazione da parte del presidente Caturano, intervengano le istituzioni”

9 Gennaio 2023 | by redazione Labtv
Vitulano, Scarinzi: “Grave disinformazione da parte del presidente Caturano, intervengano le istituzioni”
Attualità
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Non si placa la querelle legata al programma Rai “Il Provinciale” che ha dedicato una puntata al Sannio. Il sindaco di Vitulano, Raffaele Scarinzi, ha scritto al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a quello della Provincia di Benevento Nino Lombardi e alla deputazione regionale, nazionale ed europea sannita per il danno all’immagine causato, secondo il primo cittadino, dal presidente del Parco del Taburno Camposauro, Costantino Caturano. Nello specifico “la scelta del presidente del Parco del Taburno Camposauro di promuovere sui canali ufficiali del proprio ente “la singolare tesi che i marmi utilizzati da Vanvitelli per la Reggia di Caserta provengano da una cava di Cautano” e non da quella storica di Vitulano”

“Da qualche mese – scrive Scarinzi – il Presidente del Parco del Taburno Camposauro promuove sui canali ufficiali del proprio ente la singolare tesi che i marmi utilizzati da Vanvitelli per la Reggia di Caserta provengano da una cava di Cautano da dove si ricava solo breccia e non dalla cava storica URIA di Vitulano dalla quale anche attualmente si ricavano gli stessi blocchi utilizzati per i pannelli dello scalone d’onore della Reggia. Questa grave disinformazione è stata fatta veicolare ieri anche all’interno del programma “Il Provinciale” in onda sulle reti Rai. È risultata inutile una diffida fatta recapitare dai legali del comune di Vitulano per rettificare il dato sia presso il parco che nel servizio televisivo.

I marmi utilizzati da Vanvitelli per la Reggia di Caserta sono indubitabilmente quelli di Vitulano – spiega il primo cittadino – come da tradizione storica, come menzionato direttamente dal grande architetto nei suoi scritti e come riconosciuto dalla Reggia stessa che ha coinvolto proprio e solo il comune di Vitulano nella celebrazione dei 250 anni dalla scomparsa di Vanvitelli.

L’ostinazione – continua – del presidente del Parco del Taburno nel diffondere un falso storico impoverisce il patrimonio culturale di Vitulano e dell’intero territorio sannita dissipandone un segno distintivo. Marmi di Vitulano non è infatti (solo) un prodotto commerciale ma è un elemento e un marchio identitario del paese e della comunità che lega da 250 anni Vitulano al Vanvitelli e alla Reggia di Caserta.

Sono molteplici e lapalissiani gli elementi che confermano la grave distorsione storica che il presidente del parco ha messo in atto senza alcun confronto e sta pervicacemente portando avanti in danno di un comune forse reo di essere stato critico in qualche occasione. La questione verrà portata nei prossimi giorni in Tribunale ai fini della tutela della proprietà intellettuale del comune di Vitulano.

Nel frattempo si chiede alle SS. LL. di valutare ogni possibile intervento per rimuovere il conflitto tra il comune di Vitulano (interamente montano e centrale per estensione e importanza nel parco) e il parco del Taburno Camposauro. Vi sono forti dubbi sull’adeguatezza della persona – sottolinea il sindaco sannita – a garantire una gestione obiettiva ed equilibrata del proprio ruolo. Ciò in ragione anche di potenziali conflitti di interesse.

Scarinzi poi incalza: “Mentre è presidente del Parco il Caturano continua infatti ad essere direttore del Gal Taburno. Mentre è entrambe queste due cose sta sostenendo un concorso per geologo presso la provincia di Benevento. Ha nominato portavoce a libro paga del Parco quella che sembrerebbe la sua attuale compagna. Impegna quasi l’intero bilancio del proprio ente in autopromozioni e contributi vari a giornali e associazioni lasciando sempre da soli i comuni nella gestione dei gravosi problemi della montagna”

Insomma – conclude Scarinzi –  una politica della sola apparenza oggi usata addirittura per distorcere l’informazione in danno di un comune. Si confida pertanto in un immediato intervento per risolvere in sede politica prima che giudiziaria la sgradevole vicenda.

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