La scoppola della Corte dei Conti sulle velleità del nascente distretto idrico sannita o Sannio Acque come si preferisce. La situazione è di calma apparente ma in realtà è fuoco che si consuma sotto la cenere e lo stop imposto dai giudici contabili regionali ha fortemente irritato sia Mastella che De Luca che ora cercano di correre ai ripari. E così, mentre Mastella teneva ieri l’assemblea dei sindaci per il comitato di rappresentanza del’Asl, a Napoli Regione ed Eic e il distretto idrico sannita da Benevento provvedevano a trovare le contromisure adeguate per sopperire al pronunciamento della Corte dei Conti inserendo nelle delibere da destinare ai comuni le integrazioni imposte in materia di copertura economico-finanziaria contenute nel Piano d’Ambito e di cui bellamemnte non si è fatto riferimento in prima battuta. Il processo, quindi, non si ferma ed è allora corsa contro il tempo ma il rischio che Invitalia possa intervenire e mandare in vacca la festa è assai relativo. In definitiva, Forgione e quindi Mastella sono febbrilmente impegnati a raggiungere l’obiettivo nei tempi più rapidi possibile che sono comunque di non breve entità. Nel frattempo c’è anche la questione dei ricorsi al Tar che viaggia in parallelo e la cui udienza è fissata per domani. Qui l’asse De Luca-Mastella ha messo in piedi una formidabile macchina da guerra fatta da nomi altisonanti, vedi quello del professor Alfredo Contieri, ordinario di diritto amministrativo alla Federico II, e un curriculum di assoluto lignaggio che difinderà le ragioni dell’Eic; come quello del Professor Abbamonte, guru incotrastato di Mastella, che sosterrà la causa sul versante ceppalonico. E tuttavia, tutto questo parterre de roi non ha impedito a Mastella di avvicinare il promotore del ricorso al Tar contro la ratio di Sannio Acque Lucio Ferella e di proporre un “rinsavimento” in extremis che però è stato cordialmente declinato dal sindaco di Baselice. Di equilibrismo senza rete parla Gabriele Corona che commenta l’operato di Pompilio Forgione. Il leader di Altrabenevento attacca il coordinatore di Sannio Acque definendolo una sorta di “funambolo tutto teso a realizzare la società mista con la partecipazione di un privato socio di maggioranza relativa, grazie allo statuto già abbondantemente contestato”.
