“E al fin della licenza io tocco”. Il riferimento a Rostand e al suo Cirano sarà anche un poco ripetititvo ma rende bene l’attesa per i lavori a Via Mustilli e principalmente a Largo Catapano che sono iniziati questa mattina. Dovevano avere luogo durante le ferie natalizie, poi si disse che sarebbero iniziatoi e conclusi entro il 10 marzo e poi ancora che sarebbero partiti il dieci marzo. Si è giunti al 4 aprile. Si badi, non si tratta di un’operazione di maquillage capillare come ci si attendeva anche perchè qualche giorno fa sono stati installati paletti bicolori che di fatto rendono impossibile la ripavimentazione globale dello slargo. Ripavimentazione che non ci sarà, almeno da quanto s’è potuto vedere stamane, perchè si procederà a blocchi con la immissione di catrame nei punti di maggiore dolenza. 
Un intervento, in sostanza, che fa il pari col rappezzo centrale che fu fatto tra gennaio e febbraio e che ancora resiste, anche se i primi fossi si cominciano a vedere all’uscita verso via Mustilli, e benchè realizzato anche quello “in economia”, per dirla con un eufemismo. In soldoni, trenta mila euro sembrano appena sufficienti per rappezzare il selciato, forse riparare qualche marciapiede dissestato e metterci le pensiline che sono in fase di allestimento sin da via Via Paolella.
In in tempi di magra di più non è lecito attendersi anche perchè, ricordiamolo, questa è pur sempre una sede transitoria; il terminal bus vero e proprio sarà quello di Via Campagna, accanto alla stazione centrale, quando sarà. Restano però i ritardi e un intero inverno di disagi alle spalle per i pendolari che ogni giorno si servono dei bus extraurbani per spostarsi, senza pensiline e con i marciapiede dissestati. E con qualche grosssa panzana burocratica come quando si diede per certo il passaggio di una condotta idrica sotto Largo Catapano, seccamente smentita da Gesesa.
