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Benevento| Una città sotto shock

Benevento| Una città sotto shock

28 Luglio 2017 | by Anna Liguori
Benevento| Una città sotto shock
Cronaca
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Benevento è scossa per la morte di Antonio Parrella il giovane 32enne deceduto dopo alcune ore di agonia dopo essere stato pestato e colpito violentemente alla testa nel corso di una rissa avvenuta durante i festeggiamenti di un compleanno in un noto locale per ricevimenti di Benevento in contrada Pino. La Squadra Mobile, dopo aver passato al setaccio le immagini delle telecamere di videosorveglianza, ha fermato nella tarda serata di mercoledi un ragazzo di 28 anni  Umberto Sferruzzi, ora rinchiuso al carcere di Capodimonte. Per lui l’accusa è di omicidio.

Da una prima ricostruzione dei fatti è emerso che la tragedia sarebbe avvenuta mentre nel locale si stava svolgendo una festa di compleanno. Nella struttura si erano dati appuntamento un nutrito gruppo di parenti e amici della festeggiata. Improvvisamente gli animi si sono surriscaldati per motivi ancora tutti da chiarire. Qaulche spintone, qualche parole di troppo e da li a poco ne è scaturita una violenta rissa all’esterno del locale. Secondo indiscrezioni la vittima sarebbe stata prima spinta sulle scale della struttura, per poi finire a terra. Qui gli aggressori si sarebbero accaniti su Antonio Parrella infierendo con calci e pugni. Un pestaggio cosi brutale da provocargli un trauma canico.  A ritrovare il corpo esamine di Antonio la proprietaria del ristorante. All’arrivo della polizia il ragazzo è stato soccorso e trasportato all’ospedale Rummo dove è deceduto diverse ore dopo. Decine di partecipanti della festa, compreso il cantante che allietava la serata, sono stati ascoltati in questura. Ma alcune dichiarazioni non hanno convinto del tutto gli inquirenti che stanno indagando su quanto è accaduto quel maledetto martedi notte. Tuttora restano molti i punti da chiarire. La vittima dopo il pestaggio sarebbe stata lasciata sola all’esterno della struttura fino all’arrivo dei soccorsi. Le indagini dovranno stabilire oltre ai responsabili anche l’esatta dinamica dei fatti e quanto tempo Antonio sarebbe stato lasciato agonizzante fino all’arrivo della polizia e se questo lasso di tempo sia poi risultato fatale alla vittima.

 

  

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