Reclutavano mercenari da inviare in Ucraina: arresti anche in provincia di Avellino, nel corso di un’operazione dei carabinieri dei Ros che hanno eseguito in tutto 6 ordinanze di custodia cautelare emesse dl Gip del Tribunale di Genova, su richiesta della DDA della Procura del capoluogo ligure, anche tra Milano e Parma. Tre persone, tra i destinatari del provvedimento restrittivo, risultano irreperibili. Gli stessi potrebbero trovarsi ancora nelle zone teatro del conflitto. Durante il blitz sono state effettuate sette perquisizioni nei confronti di altri soggetti indagati. I reati contestati sono reclutamento, utilizzazione, finanziamento e istruzione di mercenari. I destinatari della misura cautelari sono: A. C., operaio, già arrestato in Libia nell’estate del 2011 dalle forze di sicurezza dell’allora regime, assieme a due connazionali che lavoravano come contractors. Lo stesso è accusato di aver preso parte ai combattimenti nel Donbass dietro corrispettivo di denaro e di aver reclutato mercenari; O. K., cittadino albanese sedicente ex Ufficiale delle aviotruppe russe, istruttore di arti marziali, operatore informatico, accusato di aver reclutato mercenari da inviare nel teatro del conflitto in Ucraina; e V. V. detto Parma, operaio di origine moldava, aspirante legionario, accusato di aver preso parte ai combattimenti lungo il confine russo-ucraino dietro corrispettivo di denaro.
L’indagine nasce da un’inchiesta sugli ambienti dell’estrema destra ligure, vicini alla Lega. Da quello spunto gli investigatori sono riusciti a risalire a una struttura organizzata che opera da tempo sull’asse Italia-Ucraina.
Un gruppo è specializzato nel reclutamento e finanziamento di mercenari destinati a rinforzare le truppe separatiste filorusse, proprio nel Donbass, da anni martoriata da una guerra, dove si susseguono anche a ridosso delle città, furiosi scontri armati tra le milizie filo russe e l’esercito regolare ucraino.
