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Fatture e false, nei guai ditta di pallets

Fatture e false, nei guai ditta di pallets

20 Settembre 2018 | by Anna Liguori
Fatture e false, nei guai ditta di pallets
Cronaca
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Le fiamme gialle hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente, emesso dal Tribunale di Benevento in seguito all’attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, per un valore di 1.157.865 euro e relativo a depositi bancari, titoli finanziari, beni mobili ed immobili nella disponibilità di una ditta individuale operante nel settore del commercio di bancali di legno (pallets) avente sede nella provincia sannita.

Le indagini sono iniziate a seguito di una verifica fiscale avviata nei confronti di una ditta individuale che ha assunto il ruolo di “azienda filtro” in una filiera commerciale dedita all’emissione ed utilizzo di fatture false per oltre 4 milioni di euro e che ha permesso di evadere imposte sui redditi e sul valore aggiunto per l’importo complessivo di 1.157.865,00 euro.

La complessa indagine, che si è conclusa il provvedimento di sequestro, emesso per i reati di emissione di fatture per operazioni inesistenti e di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, ha riguardato le posizioni fiscali di numerose imprese operanti, oltre nel territorio sannita, anche nelle zone salernitane e pugliesi, alcune delle quali risultate delle mere cartiere intestate a prestanome, tutte partecipi del medesimo disegno criminoso finalizzato alla frode fiscale.

Le investigazioni, iniziate nel 2017, hanno permesso di attribuire l’ipotesi fraudolenta al sistema del “carosello fiscale”, attuato tramite triangolazioni fra le società coinvolte al semplice scopo di evadere l’Iva e le imposte sui redditi, nel settore del commercio dei bancali di legno, destinati alla grande distribuzione nonché al commercio al dettaglio. Gli imprenditori coinvolti, infatti, hanno appositamente costituito ditte individuali e società “cartiere” e “aziende filtro”, operanti in circondari diversi, con lo scopo di ostacolare la diretta connessione con l’effettivo cessionario della merce e, quindi, beneficiario della frode.

Sono in corso di verifica, presso vari istituti di Credito, sistematiche operazioni di ricerca finalizzate all’individuazione di disponibilità bancarie e/o finanziarie che saranno sottoposte a sequestro, sino alla concorrenza del tributo evaso.

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