Nottata movimentata al carcere di Bellizzi. Due detenuti realizzano un buco in un muro della loro cella, sotto la finestra, e cercano di mettere in atto un piano di fuga degno di un film. Il loro tentativo di evadere, però, è stato bloccato da un blitz di 30 agenti della polizia penitenziaria, coordinati dal comandante Attilio Napolitano. Protagonisti dell’episodio due albanesi: uno recidivo e con una condanna da scontare di 10 anni per reati contro il patrimonio e la persona, e l’altro con una pena residua di 3 anni. Il primo è stato messo in isolamento, l’altro trasferito in un’altra sezione. Sono stati sorpresi la scorsa sera mentre rimuovevano i mattoni. Probabilmente avrebbero continuato a scavare per tutta la notte per poi scappare via, proprio come successe nel dicembre del 2012 quando in quattro si calarono giù utilizzando delle lenzuola annodate. Sembra stessero utilizzando un cucchiaio per incidere l’intonaco, mentre per coprire il buco un impasto di acqua e farina. Ma gli è andata male, troppi rumori che hanno insospettito gli agenti ed è scattata l’ispezione. I due albanesi sono stati colti, è il caso di dirlo, con le mani in pasto, mentre mescolavano acqua e farina a mo’ di calce.
A quel punto perquisizioni accurate sono state eseguite anche in altre celle, per verificare se altri detenuti stavano mettendo in pratica lo stesso progetto. Nel corso delle verifiche è stato trovato un smartphone, nelle disponibilità di un detenuto.
