Dopo la condanna sulle polveri sottili, per l’ex sindaco di Avellino, Paolo Foti, arriva anche quella, sempre in primo grado, a quattro mesi per l’inquinamento riscontrato nel cantiere di Piazza Castello dal 2012 al 2014. Anche in questo caso il reato contestato al primo cittadino del capoluogo irpino, in carica dal giugno 2013, è il rifiuto di atto d’ufficio. Assolto per prescrizione del reato, invece, il suo predecessore Giuseppe Galasso e assolti per non aver commesso il fatto i dirigenti Luigi Cicalese e Fernando Chiaradonna, così come l’ex segretario comunale Carlo Tedeschi.
La sentenza emessa ieri dal giudice Roberto Melone, sarà depositata con le relative motivazioni entro 90 giorni e sicuramente impugnata in Appello. Nel cantiere aperto a Piazza Castello per la sua riqualificazione furono rinvenuti durante gli scavi rifiuti interrati di ogni genere e materiali pericolosi quali amianto e cadmio, poi anche piombo e arsenico, che mettevano a rischio contaminazione il suolo e la sottostante falda acquifera.
