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Disservizio bus sostitutivo Napoli – Benevento, la denuncia del Comitato “Disagiati Valle Caudina”

Disservizio bus sostitutivo Napoli – Benevento, la denuncia del Comitato “Disagiati Valle Caudina”

30 Giugno 2021 | by redazione Labtv
Disservizio bus sostitutivo Napoli – Benevento, la denuncia del Comitato “Disagiati Valle Caudina”
Cronaca
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Riceviamo e pubblichiamo nota stampa del Comitato “Disagiati della Valle Caudina” in merito ad un disservizio registrato nella giornata di ieri. Uno dei due autobus sostitutivi delle 18:00 che collega Napoli a Benevento non ha garantito il servizio.  Il comitato si dice indignato e chiede trasparenza all’Eav

Di seguito la nota stampa

Ci proviamo ogni volta a comprendere le ragioni che sottendono una gestione”allegra” (come direbbe una nostra amica pendolare ),del servizio del trasporto pubblico operata da Eav. E ci impegnamo anche a scrivere, commentare, sollecitare l’attenzione sui fatti indecenti che accadono un giorno si e l’altro pure. Poi ci rendiamo conto che è tutto già previsto, che la nostra malafede si concretizza sempre nelle solide realtà Eav. Giorno 29 giugno 2021 ore 18.00 fermata Feltrinelli un solo bus sostitutivo del servizio ferroviario non sufficiente a consentire la salita a bordo di tutti i pendolari. Strano che fino al giorno prima i bus a quell’ora fossero sempre stati 2 perché cosi era previsto. L’autista dell’azienda A.M. sollecitato dai pendolari comunica in maniera furtiva che uno solo sarebbe stato il bus disponibile e che non poteva far salire superata la capienza prevista per il protocollo covid.

Ah! La pandemia esiste da un anno e mezzo e da tre mesi il numero di pendolari rientrati in sede è aumentato, ma lo sanno tutti tranne loro.

Il “gentile” autista (virgolettato a proposito) dinanzi alle proteste dei viaggiatori , smentisce quanto detto prima e colpito da illuminazione comunica che starebbe per arrivare il secondo bus nell’arco di una mezz’oretta, per poi smentirsi di nuovo e dire che i due bus ci saranno solo alle ore 19, ovvero per la corsa successiva. A fronte di una tale incertezza che non ha spiegazioni, se non per accordi della giornata di cui non siamo a conoscenza e che non sono rispettosi di un piano di regolamento del trasporto reso pubblico sulle bacheche fisse e social dell’azienda, alcuni pendolari si trovano obbligati ad impedire la partenza del bus. All’arrivo della polizia che con sconcerto prende atto dell’indegna situazione, non può far altro che denunciare i coraggiosi pendolari ( tra di loro un membro del comitato disagiati) per interdizione di pubblico servizio. Come si suol dire oltre il danno la beffa.

Alle ore 18.50 arrivava il doppio bus che non avrebbe effettuato le fermate a Benevento ma solo fino a San Martino Valle caudina, a dire dell’autista nuovo paladino orario. Tutto documentato da foto e video esplicativi dell’accaduto.

Nel frattempo il comitato scrivente si attivava a sollecitare telefonicamente le figure preposte al comando della barca affondata per ottenere una soluzione non immediata ma sensata e rispettosa dei pendolari e di quell’abbonamento mensile o annuale pagato perché non ci risulta a tutt’oggi sia gratuito il servizio, ma nulla accadeva.

L’amarezza di questa storia è non solo nel rischio corso dai viaggiatori indefessi e determinati che volevano solo tornare a casa perché solo “ Cristo si è fermato ad Eboli” il resto del mondo viaggia; la delusione dei viaggiatori che erano comodamente seduti a bordo lontani da un briciolo di compassione e compartecipazione verso gli sventurati a terra, perché vale sempre il detto “armiamoci e andate”; la consapevolezza che resterà l’ennesimo comunicato che toglierà polvere ma vorremmo togliesse la muffa perché ormai puzza!

Augusto Genovese
Elena Volpicelli
Francesca Porcaro
Anna De Luca

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