Colpevoli di aver ucciso un uomo, ma senza un movente. Giuseppe Massaro, 57 anni di Sant’Agata de’ Goti, e Generoso Nasta, 32 anni di San Felice a Cancello, sono stati condannati dalla Corte d’Assise del tribunale di Benevento all’ergastolo per l’omicidio di Giuseppe Matarazzo, il pastore 45enne di Frasso Telesino, ucciso a colpi di pistola nei pressi della sua abitazione la sera del 19 luglio 2018. Matarazzo un mese prima era uscito dal carcere dopo aver scontato una condanna a 11 anni per violenza sessuale su minore. Il pastore aveva sempre negato la violenza, sostenendo che tra lui, all’epoca trentenne, e una ragazzina di 16 anni, c’era una relazione del tutto consenziente. La ragazza pero’ la mattina del 6 gennaio 2008 fu trovata impiccata a un albero vicino casa. Per i carabinieri che hanno condotto le indagini il legame tra quella vicenda del 2008 e l’omicidio e’ sempre stata la pista piu’ battuta. E dopo indagini svolte con l’uso di tecnologie avanzate, incrociando dati telefonici con segnali gps, i militari sono arrivati a identificare i possibili autori,intercettati per mesi, fino a quando non ono emersi elementi che potessero collegarli al delittto. Un delitto su incarico, secondo gli inquirenti, ma un legame certo con i familiari della ragazzina morta suicida non e’ stato mai trovato. Movimenti bancari sospetti sui conti di Massaro sono emersi, ma i versamenti di denaro per circa 15mila euro non sono mai stati tracciabili. I giudici, accogliendo tutte le richieste del pm Francesco Sansobrino, hanno anche stabilito il pagamento di una provvisionale alle parti civili, 20 mila euro per il padre, la madre e la sorella della vittima.
