La movida avellinese finisce ancora una volta nell’occhio del ciclone. E nel centro storico si ripropone il tema della ricerca di un equilibrio tra gli spazi di divertimento assicurati ai giovani con la Ztl e la quotidianità dei residenti che dalle 22 in poi spesso fanno fatica a ritirarsi a casa con la propria auto. E così dopo la mezzanotte un uomo sulla quarantina, con a bordo due persone, dopo essere sceso da via Nappi ha trovano davanti a sé un muro di gente, soprattutto giovani, ancora in giro tra i locali aperti del borgo antico.
La folla compatta, approfittando dell’isola pedonale, ha praticamente bloccato la marcia del veicolo all’altezza di piazza Amendola. Da qui, prima l’uomo ha suonato ripetutamente il clacson per far spostare i ragazzi, poi, a quanto pare, nonostante l’impedimento ha provato a forzare il blocco umano, provocando contusioni ad un paio di ragazzi. Persa la pazienza è poi uscito dall’auto ma è stato affrontato a brutto muso da una decina di giovani che al culmine dell’alterco lo hanno colpito con calci e pugni.
A rimettere ordine una volante della polizia e una pattuglia dei carabinieri, intervenute sul posto in pochissimi minuti. A seguire un’ambulanza del 118 i cui operatori hanno medicato l’automobilista residente nel centro storico e i due ragazzi che si erano fatti male. I carabinieri stanno cercando di ricostruire la vicenda dall’inizio, anche per esaminare elementi di provocazione da entrambe le parti e le reazioni del quarantenne e dei giovani.
Fatto sta che bisogna trovare una soluzione ad una convivenza difficile tra l’esigenza dei ragazzi e quella dei residenti, magari rivedendo i termini della Ztl in funzione tutte le sere dalle 20.30 all’1. Così come rimodulare la sorveglianza, con pattuglie stanziali a presidio della zona. Sull’episodio ecco i commenti del sindaco Gianluca Festa e della sua vice Laura Nargi che parlano di fatto isolato che non cambia il giudizio sulla bontà dell’iniziativa.
