L’Assemblea cittadina del Pd beneventano per l’elezione del segretario e dell’Assemblea nazionale, ha dato il suo verdetto: Renzi stravince col 76% dei 730 voti validi espressi dai delegati, Orlando coglie un significativo 16%, Emiliano al 7%.
Al Cattaneo, presente Umberto Del Basso De Caro, l’affluenza degli aventi diritto si è attestata poco oltre il 60%, una soglia più che soddisfacente per il maggiore partito della città e della provincia. Al di la della netta e prevedibile affermazione della corrente legata all’ex premier, che è quella largamente egemone nel partito sannita, fa un certo effetto il 16% del ministro Orlando, ospite venerdi scorso al President, e supportato in terra sannita da gente del calibro di Luigi Diego Perifano, Enza Nunziato, Gigi Boccalone e tutta l’area di quella che un tempo fu la sinistra giovanile.
La giornata del Cattaneo, al di la dell’esito scontato, rappresenta comunque una bella dimostrazione di democrazia. Così come tutte le riunioni e le consultazioni che si sono tenute nei quattro angoli della provincia e nei circoli, grandi e 
piccoli, nei quali i dibattiti e le varie posizioni si sono alternati con grande fermento. Anche i numeri sono importanti. Su 5038 iscritti hanno votato, fino ad ora, oltre 3000 militanti. “E’ una grande dimostrazione di democrazia”, dice Giovanni Cacciano vicesegretario provinciale democratico. “Devo ringraziare tutti i dirigenti dei circoli del PD per il contributo che hanno dato al confronto, anche aspro, che da la cifra del nostro partito”. Cacciano attacca il Movimento 5 Stelle. “Da noi nessun blog che decida candidature e nessun padrone di turno che indirizzi le scelte ma solo elettori a cui va la nostra fiducia incondizionata” Cacciano cita Pericle e la sua lettera agli ateniesi: “qui da noi usiamo fare così”.
