Gino De Minico fustigatore di costumi nel plenum dei capigruppo e dei presidenti di commissione convocato a Palazzo Mosti. Il Presidente ha voluto incontrare membri di maggioranza ed opposizione per fissare alcune regole che a suo avviso mirano a stabilire maggiore disciplina e rispetto del luogo in cui i consiglieri esercitano il loro mandato di rappresentanza. De Minico censura la cattiva abitudine di convocare le commissioni nell’aula consiliare e annuncia la reintroduzione delle rispettive aule dove riunirsi annunciandone anche di ulteriori nel corso dei prossimi mesi. “Si tratta di un malcostume che va regolato”, ha detto il presidente del Consiglio comunale in un profluvio di reprimende rivolte agli incauti consiglieri radunati nel suo studio. “Chiamerò il numero legale ogni qual volta l’aula si svuoterà per la simultanea fuoriuscita dei suoi membri”, tuona De Minico e l’aria comuincia d’embleè a farsi pesante. Se i consiglieri avevano fino ad allora ascoltato con ironia, ora invece si rizzelano. De Pierro e Lepore contestano i toni e fanno presente a De Minico che è la maggioranza a tradire il malcostume di abbandonare in massa l’aula e che non accettano lezioni di stile. Ma De Minico è un fiume in piena. Ai 5Stelle ribadisce il diniego a filmare in aula ma si dice disponibile a che vi sia una ripresa integrale purchè non si manipoli il senso delle parole dei consiglieri. Ne ha anche per la stampa De Minico. A coronamento del suo intervento esorta i giornalisti a non vagare in aula ma a tenere un atteggiamento più rispettoso del luogo in cui operano. Incassiamo e portiamo a casa…ma chi glielo va a dire a Tretola di stare fermo?
