L’andata a Canossa di Gino Abbate che sala a Palazzo Mosti per incontrare i consiglieri comunali nei confronti dei quali usò parole chiocce, poi diluite con i distinguo che si addicono in circostanze del genere. Abbate è apparso particolarmente pacato. Ha esposto, carte alla mano, trutte le procedure che sono state seguite per procedere alle assunzioni, determinate ed indeterminate. Le accuse che appaiono sui socials, di un certo qual clientelismo nelle scelte attuate e le richieste di chiarimento che provengono dal mondo dell’associazionismo, vedi Altrabenevento, però lo infiammano.
Dal punto di vista politico la presenza di Gino Abbate a Via Annunziata rinfocola la spaccatura che c’è in seno alla maggioranza. E se Forza Italia ironizza sui chiarimenti di Abbate, Francesco De Pierro si dice invece soddisfatto delle rassicurazioni del presidente del cda di Gesesa.
Resta sullo sfondo una situazione di grande imbarazzo che certamente farà fischiare le orecchie a Mastella. La questione della ricapitalizzazione, per esempio, spacca la magioranza mastelliana. Forza Italia resta sul suo aventino. Tra i mastelliani ce ne è molti che non comprendono lo stillicidio cui si sta assistendo e la stessa Annalisa Tomaciello fa professione di diplomazia e annuncia per lunedi una nuova seduta della commissione Finanze con la speranza di arrivare ad una ricomponimento del quadro politico.
