Liste, simboli, ma anche il programma e lo statuto: sono diversi gli adempimenti che i partiti dovranno compiere nei prossimi giorni per partecipare alle elezioni del 4 marzo; si tratta di adempimenti legali ma dal forte aspetto politico, il più delicato dei quali è costituito dall’elenco dei candidati nei collegi uninominali e di quelli nei listini proporzionali, da depositare il 29 gennaio. Il primo atto è il deposito dei simboli al Viminale, tra il 44/o e il 42/o giorno prima delle urne. E a tal proposito si mette subito in salita per Civica Popolare, il cartello elettorale che racchiude Ap, demitiani, Centristi per l’Europa. L’idea di utilizzare il simbolo della Margherita potrebbe non concretizzarsi vista la diffida di Rutelli. Sono giorni di grande fibrillazione. Nel centrodestra Mastella e la quarta gamba non è gradito da Salvini e questo è nella normalità. Il sindaco è a caccia del collegio blindato e perciò proseguono le trattative con Berlusconi che pare averla spuntata su coloro che di Mastella e degli altri democristiani non ne voleva sentir parlare. Pertanto c’è solo da mettersi d’accordo. Un collegio cada uno e si potrebbe anche chiudere, con Pellegrino o Lady Sandra si vedrà. Liberi e Uguali. Poche le chance, quasi nulle, di vincere nei collegi uninominali, quindi conteranno i listini proporzionali: i tre partiti che hanno formato questo cartello elettorale Mdp, Si e Possibile dovranno accordarsi proprio su questi.Nel frattempo nel Sannio si registra l’adesione di Simone Razzano in quota Boldrini.
